Sergej Prokofiev

Sergej Prokofiev - © Sergej Prokofjew in New York, 1918

nato il 23.4.1891 a Sonzowka, Oblast Dnipropetrowsk, Ucraina

morto il 5.3.1953 a Moskau, Zentralrussland, Russia

Sergej Prokof'ev

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Sergej Sergeevi Prokof'ev, ( ) nato il 23 aprile 1891 (11 aprile secondo il calendario gregoriano) a Sontzovka, Ucraina e morto a Mosca il 5 marzo 1953, fu uno dei più famosi compositori del XX secolo.

La vita

Infanzia ed esordi

Sergej Sergeevi Prokof'ev nacque a Sontsovka (oggi noto come Krasnoe, nella Donec'ka oblast') da una famiglia relativamente benestante che lo introdusse fin da bambino allo studio della musica, in particolare del pianoforte. Sua madre era essa stessa pianista.

Sergej mostrò un precoce talento per la musica già a cinque anni ed a sette anni aveva imparato a giocare agli scacchi. Questi - più che la musica - diventeranno la sua passione per la vita, coltivata al punto da riuscire a confrontarsi con diversi campioni del suo tempo.

Iniziò a prendere lezioni di composizione nel 1902; uno dei suoi primi lavori fu una composizione per piano in fa maggiore, ma scritta senza includervi il si bemolle. Appena fu in possesso delle basi teoriche, iniziò a sperimentare, gettando le basi del proprio stile musicale. Le sue prime opere risalgono al 1908, quando aveva soli 17 anni.

Benché la famiglia non fosse troppo propensa ad avviarlo alla carriera musicale in così giovane età, nel 1904 Prokoviev si iscrisse al Conservatorio di San Pietroburgo, superando i test di ammissione e iscrivendosi alla classe di composizione pur essendo di diversi anni più giovane dei suoi compagni di corso. Fu visto come eccentrico e arrogante, fu spesso insofferente verso l'istutuzione scolastica, ritenuta noiosa. Divenne amico di Boris Asafiev and Nikolaj Mjaskovskij. Al conservatorio studiò sotto la guida, tra gli altri, del maestro Nikolaj Rimskij-Korsakov guadagnadosi la fama di enfant terrible e diplomandosi in composizione nel 1909.

Nel 1910 muore suo padre e viene meno il suo sostegno economico; fortunatamente il giovane compositore è già noto ed apprezzato a sufficienza per potersi mantenere con la propria arte. I suoi primi due concerti per pianoforte vengono composti in questo periodo: il primo nel 1912 (che suonerà due anni dopo per il Premio Rubinstein) e il difficilissimo e virtuosistico secondo nel 1913, con il quale intendeva affermarsi come pianista-compositore.

Nel 1914 Prokov'ev lascia il conservatorio con i migliori voti della propria classe e vince il premio Anton Rubinstein come miglior studente di pianoforte. Poco dopo parte per un viaggio a Londra dove incontra Sergej Djaghilev e Igor Stravinskij.

Durante gli anni della prima guerra mondiale Prokov'ev ritorna al conservatorio per studiare organo. Scrive un'opera basata sul romanzo "Il giocatore" di Fëdor Dostoevskij, ma le prove sono funestate da continui problemi e la prima, nel 1917, viene cancellata per il verificarsi degli avvenimenti della Rivoluzione di febbraio. Nell'estate dello stesso anno compone la la sua prima sinfonia, detta "la Classica", composta in uno stile ispirato al neoclassicismo e a Joseph Haydn. Prokov'ev disse che se Haydn fosse stato ancora vivo l'avrebbe composta nello stesso modo, con poche variazioni al suo stile. Dopo un breve soggiorno con sua madre a Kislovodsk, nelle montagne del Caucaso, torna nel 1918 a San Pietroburgo, ribattezzata Pietrogrado dopo la Rivoluzione d'Ottobre, deciso a lasciare almeno temporaneamente la Russia. Nel 1918, alletà di 27 anni, lascia quindi la sua terra natale e comincia a viaggiare Europa e in America.

Parigi, Londra e Chicago sono state per lui tappe fondamentali,che hanno fortemente influenzato la sua maturazione artistica. Il suo ritorno nell'Unione Sovietica risale al 1923, quando volle partecipare alla trasformazione sociale e culturale. Venne anche accusato dall'apparato burocratico di Stalin di formalismo.

Nonostante questo inconveniente Sergej, continuando ad elaborare la sua prodigiosa tecnica, divenne uno dei massimi artisti che la scuola russa avesse prodotto in quel periodo. La sua musica piaceva perché ironica, talvolta sarcastica,ma soprattutto istintiva e ritmicamente travolgente.

Vita all'estero

Arrivato a San Francisco, fu immediatamente comparato ad altri illustri esiliati russi (come Sergej Rachmaninov); si esibì con successo in un concerto solista a New York che portò a diverse successive scritture. Siglò inoltre un contratto per la produzione della sua nuova opera The Love for Three Oranges, ma la prima fu cancellata per la malattia e successiva morte del direttore d'orchestra. L'annullamento dell'opera costò a Prokov'ev la sua carriera negli Stati Uniti; trovatosi presto in difficoltà finanziarie, nell'aprile del 1920 rientrò in Europa, a Parigi.

Parigi fu meglio preparata ad accogliere lo stile musicale di Prokof'ev, lì riannodò i contatti con la compagnia Balletti russi di Diaghilev e con Stravinskij, oltre a riprendere allcuni lavori incompiuti come il suo terzo concerto per piano. L'amore delle tre arance alla fine debuttò nel 1921 a Chicago, ma il pubblico fu piuttosto freddo e Prokov'ef lasciò nuovamente gli Stati Uniti.

Si traserì quindi insieme alla madre sulle alpi bavaresi per oltre un anno, ove si concentrò principalmente sul lavoro di composizione, dedicandosi in special modo all'opera L'angelo di fuoco. I suoi ultimi lavori vengono sentiti anche in Russia e Prokov'ef riceve i primi inviti a tornare in patria, tuttavia preferisce investire ancora sulla sua carriera europea. Nel 1923 sposa la cantante spagnola Lina Llubera e si trasferisce nuovamente a Parigi.

Nella capitale francese vengono eseguiti altri suoi lavori (ad esempio la sua seconda sinfonia) ma la critica è piuttosto tiepida, anche perché il compositore russo non rappresenta più una novità. Nel 1927 le cose cominciano invece a rimettersi al meglio; produce alcuni lavori su commissione per Diaghilev ed inizia una serie di concerti in giro per la Russia, salutati da un'esecuzione trionfale di L'amore delle tre melarance a Leningrado (nuovo nome di San Pietroburgo, dopo Pietrogrado).

Altre sue due vecchie opere (una di esse è "Il giocatore") vengono eseguite in Europa e nel 1928 viene prodotta la terza sinfonia, basata sull'inedita L'angelo di fuoco. Negli anni 1931 e 1932 invece vengono completati il quarto ed il quinto concerto per pianoforte.

Un incidente d'auto nel 1929 gli danneggia leggermente le mani, impedendogli di tenere una serie di concerti a Mosca, ciò non gli impedisce comunque di seguire i lavori di musicisti russi a lui contemporanei. A guarigione avvenuta, inizia un nuovo tour negli Stati Uniti, stavolta accolto calorosamente sull'onda dei suoi successi europei. Al tour statunitense ne segue un altro attraverso l'Europa.

Nei primi anni '30 Prokof'ev torna a desiderare il rientro in Russia, dove sposta il più possibile dei suoi debutti e dei suoi lavori su commissione. Il Luogotenente Kijé, opera commissionata come colonna sonora per un film di produzione russa, ne è un esempio. Altro lavoro di questo periodo è il balletto Romeo e Giulietta, creato su commissione per il teatro Kirov di Leningrado ed oggi uno dei suoi lavori più famosi.

Ritorno in Russia

Nel 1936 Prokof'ev e famiglia tornano definitivamente in Russia. In quel periodo la politica ufficiale dell'Unione Sovietica verso la musica era regolamentata dall'"unione dei compositori", che stabiliva quali fossero i generi di musica accettabili. L'esclusione delle influenze straniere porterà nei decenni all'isolamento della comunità artistica sovietica dal resto del mondo. In questo clima Prokof'ev si dedica alla composizione di musica per bambini (Tre canzoni per bambini, Pierino e il lupo tra le altre) nonché alla monumentale Cantata per il ventennale della Rivoluzione d'Ottobre che tuttavia non verrà mai eseguita pubblicamente. Anche il debutto dell'opera Semën Kotko verrà posposto perché il suo produttore Vsevolod Mejerchol'd viene arrestato e condannato a morte.

Nel 1941 Prokof'ev subisce il suo primo attacco cardiaco. Ne seguiranno altri, che produrranno un graduale declino delle sue condizioni di salute. A causa della guerra, diverse volte venne trasferito al sud insieme a molti altri artisti; il disagio subito dalla famiglia, unito alla relazione con la venticinquenne Mira Mendelson lo porterà al divorzio dalla moglie Lina, che avverrà sette anni dopo. È tuttavia da menzionare che in quegli anni il matrimonio con cittadini non sovietici era considerato illegale, ed è possibile che la rottura del materimonio sia stata in qualche modo forzata.

La guerra ispirò a Prokof'ev l'opera Guerra e pace, a cui lavorerà per due anni, alternandolo alle musiche per il film di Sergej Eizenstejn dedicato a Ivan il Terribile ed al suo secondo quartetto d'archi. L'opera tuttavia subì numerose revisioni imposte dall'"unione dei compositori" e non debuttò mai. Nel 1944 si trasferisce in una tenuta fuori Mosca e compone la sua quinta sinfonia (Op. 100) che risulterà essere la sua opera più apprezzata dal pubblico. Poco dopo, subisce una brutta caduta, dai cui postumi non si riprenderà mai completamente e che ridurrà drasticamente la sua produttività negli utlimi anni. Il periodo della guerra è segnato anche dalla composizione delle tre "sonate di guerra", per pianoforte, la 6, la 7 e la 8, in cui appaiono ruggire gli echi di un nuovo corso storico che lascia attonita e ammutolita un'intera generazione. Specialmente la settima sonata, nel suo celebre e travolgente finale in tempo irregolare (7/8) e la lunga e tormentosa ottava sono i cavalli di battaglia delle nuove generazioni di virtuosi interpreti.

Prokof'ev ebbe il tempo di scrivere la sua sesta sinfonia e la sua nona sonata per pianoforte, per Sviatoslav Richter, prima che il partito cambiasse opinione riguardo alla sua musica. Con la fine della guerra l'attenzione del partito tornò a rivolgersi all'interno del paese, stringendo ulteriormente il controllo sulle produzioni degli artisti locali. Improvvisamente, la musica di Prokof'ev viene vista come un grave esempio di formalismo e inadatta, se non pericolosa, per il popolo sovietico.

Il 20 febbraio 1948 la moglie Lina viene arrestata con l'accusa di spionaggio - lei si difese dicendo che stava solo cercando di inviare denaro alla madre in Spagna attraverso l'ambasciata - e condannata a vent'anni di detenzione; la pena verrà tuttavia interrotta alla morte di Stalin e Lina lascerà l'Unione Sovietica. Sempre nel 1948 Prokof'ev sposa Mira.

I suoi ultimi progetti di opera vengono cancellati dai programmi del teatro Kirov e questo, in combinazione con la declinante salute, causa il graduale ritiro di Prokof'ev dalle scene. La sua ultima opera è la settima sinfonia, presentata al pubblico nel 1952, un'opera dal sapore dolceamaro a cui fu chiesto all'autore di introdurre un lieto fine.

Morì il 5 marzo per una emorragia cerebrale. La notizia della sua morte passò pressoché inosservata perché lo stesso giorno morì anche Stalin. Al suo funerale, organizzato il giorno seguente a quello dello statista, parteciparono solamente 40 persone. È sepolto al Cimitero di Novodevii, a Mosca.

Lina Prokof'eva sopravvisse al marito fino al 1989, dove si spense a Londra.

Per il suo eclettismo, qualcuno lo definì un "musicista al quadrato". È ricordato anche perché fu uno dei primi artisti a lavorare nella settima arte, cioè il cinema come compositore di colonne sonore. Per queste sue caratteristiche uniche Sergej Prokof'ev viene definito uno dei più eclettici compositori del 900.

Opere

La lista completa dei lavori si può trovare qui: http://www.prokofiev.org/catalog/index.html

Opere

  • Maddalena, Op. 13
  • Il giocatore (basata su Dostoevskij), Op. 24 (1915-16, rev. 1927)
  • L'amore delle tre arance, Op. 33 (1919)
  • L'angelo di fuoco, Op. 37 (1919-27)
  • Semën Kotko, Op. 81
  • Fidanzamento in un monastero, Op. 86
  • Guerra e pace (basata sull'opera di Lev Tolstoj), Op. 91
  • La storia di un vero uomo, Op. 117 (1947-48)

Balletti

  • Ala i Lolli, Op. 20 (per la maggior parte incorporata nella 'Suite Scizia', Op. 20)
  • Chout / Il buffone, Op. 21
  • Trapèze, Op. 39 (also known as Quintet, Op. 39)
  • Le Pas d'acier / Il passo d'acciaio, Op. 41
  • Il figliol prodigo, Op. 46
  • Sul Dnieper, Op. 51
  • Romeo e Giulietta, Op. 64 (1935-36)
  • Cenerentola, Op. 87 (1940-44)
  • La favola del fiore di pietra, Op. 118

Colonne sonore

  • Luogotenente Kijé, anche arrangiata come suite orchestrale, Op. 60 (1934)
  • Alexander Nevskij, diretto da Sergej Eizenstejn, Op. 78 (1938-39) (che esiste anche nella forma di cantata)
  • Ivan il Terribile, diretta da Sergej Eizenstejn, Op. 116

Opere per orchestra

  • Sinfonie
    • Sinfonia n. 1 in Re Classica, Op. 25 (1916-17)
    • Sinfonia n. 2 in Re minore Ferro e acciaio, Op. 40 (1924)
    • Sinfonia n. 3 in Do minore, Op. 44 (1928)
    • Sinfonia n. 4 in Do, Op. 47 (1929-30, rewritten Op. 112, 1947)
    • Sinfonia n. 5 in Si bemolle, Op. 100 (1945)
    • Sinfonia n. 6 in Mi bemolle minore, Op. 111 (1947)
    • Sinfonia n. 7 in Do diesis minore, Op. 131 (1951-52)
    • altre due sinfonie giovanili, scritte prima del 1909
  • Sinfonietta in La, Op. 5 (rivista successivamente come Op. 48)
  • Sogni, Op. 6
  • Autunnale, Op. 8
  • Divertimento, Op. 43
  • Conzone sinfonicag, Op. 57
  • Ouverture russa, Op. 72
  • L'anno 1941, Op. 90
  • Suite di valzer, Op. 110
  • Due valzer di Pukin, Op. 120
  • L'incontro del Volga e del Don, Op. 130

Oltre ad una serie di suite orchestrali arrangiate dalle produzioni per il cinema: Romeo e Giulietta, Cenerentola, Luogotenente Kijé, L'amore delle tre arance, etc.

Concerti

  • Per pianoforte:
    • Concerto per pianoforte n.1 in Re bemolle, Op. 10 (1911-12)
    • Concerto per pianoforte n.2 in Sol minore, Op. 16 (1912-13, riscritto nel 1923)
    • Concerto per pianoforte n.3 in Do, Op. 26 (1917-21)
    • Concerto per pianoforte n.4 in Re bemolle, Op. 53 (1931), per mano sinistra (scritto per Paul Wittgenstein)
    • Concerto per pianoforte n.5 in Sol, Op. 55 (1932)
    • Concerto per pianoforte n. 6, Op. 136 (1953), per due pianoforti (incompiuto)
  • Per violino:
    • Concerto per violino n. 1 in Re, Op. 19 (1916-17)
    • Concerto per violino n. 2 in Sol minore, Op. 63 (1950-51)
  • Per violoncello:
    • Concerto per violoncello in Mi minore, Op. 58 (1933-38)
    • Sinfonia-concerto per violoncello e orchestra in Mi minore, Op. 125 (1950-52)
    • Concertino per violoncello in Sol minore, Op. 132 (1952) (una versione completata da Kabalevskij, un'altra da Blok)

Opere per coro

  • Sette, sono sette (cantata), Op. 30
  • Cantata per il XX anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, Op. 74
  • Canzone dei nostri giorni, Op. 76
  • Alexander Nevskij (cantata), Op. 78
  • Ballata di un giovane sconosciuto, Op. 93
  • Falò d'inverno, Op. 122
  • In guardia per la pace, Op. 124
  • Pierino e il Lupo: una favola per narratore e orchestra, Op. 67 (1936)

Opere per pianoforte

  • Sonate per pianoforte:
    • Sonata per pianoforte n. 1 in Fa minore, Op. 1 (1907-09)
    • Sonata per pianoforte n. 2 in Re minore, Op. 14 (1912)
    • Sonata per pianoforte n. 3 in La minore, Op. 28 (1907-17)
    • Sonata per pianoforte n. 4 in Do minore, Op. 29 (1917)
    • Sonata per pianoforte n. 5 in Do maggiore, Op. 38 (1923, riscritta nel 1952-3 come Op. 135)
    • Sonata per pianoforte n. 6 in La maggiore, Op. 82 (1939-40)
    • Sonata per pianoforte n. 7 in Si bemolle maggiore, Op. 83 (1939-42)
    • Sonata per pianoforte n. 8 in Si bemolle maggiore, Op. 84 (1939-44)
    • Sonata per pianoforte n. 9 in Do maggiore, Op. 103 (1947)
    • Sonata per pianoforte n.10 in Mi minore, Op. 137 (incompiuta) (1952)
    • Sonata per pianoforte n.11, Op. 138 (non realizzata)
    • altre sei sonate giovanili (scritte prima del 1909)
  • Quattro pezzi per pianoforte, Op. 3 (1907-08)
  • Quattro pezzi per pianoforte, Op. 4 (1910-12}
  • Toccata per pianoforte in Re minore, Op. 11 (1912)
  • Dieci pezzi per pianoforte, Op. 12
  • Sarcasmi, cinque pezzi per pianoforte, Op. 17 (1912-14)
  • Visioni fuggenti, venti pezzi per pianoforte, Op. 22 (1915-17)
  • Le storie di una vecchia nonna, Op. 31 (1918)
  • Quattro pezzi per pianoforte, Op. 32 (1918)
  • Le cose in sé, due pezzi per pianoforte, Op. 45 (1928)
  • Due sonatina per pianoforte, Op. 54 (1931-32)
  • Pensieri, tre pezzi per pianoforte, Op. 62 (1933-34)
  • Musica per bambini, dodici pezzi facili, Op. 65 (1935)

Opere da camera

  • Due quartetti d'archi:
    • Quartetto d'archi n.1 in Si minore, Op. 50
    • Quartetto d'archi n.2 in Fa (su temi Kabardini), Op. 96
  • Ouverture su temi ebraici, Op. 34 (per clarinetto, quartetto d'archi e piano)
  • Quintetto, Op. 39 (per oboe, clarinetto, violino, viola e contrabbasso)
  • Due sonate per violino:
    • N.1 in Fa minore, Op. 80
    • N.2 in Re, Op. 94a (basata sulla sonata per flauto in Re, Op. 94)
  • Sonata per violini all'unisono / violino solista in Re
  • Sonata for due violini in Do
  • Sonata per flauto in Re, Op. 94
  • Sonata per violoncello in Do, Op. 119
  • Sonata per violoncello solo in Do diesis minore, Op. 134
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