Banca dati musicale

Musicista

Renato Carosone

nato il 3.1.1920 a Napoli, Campania, Italia

morto il 20.5.2001 a Rom, Italia

Alias Renato Carasone
Renato Carusone

Renato Carosone

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Renato Carosone, pseudonimo di Renato Carusone[1][2] (Napoli, 3 gennaio 1920 – Roma, 20 maggio 2001), è stato un cantautore, pianista, direttore d'orchestra e compositore italiano.

Pianista classico e jazzista, è stato uno dei più grandi autori e interpreti della canzone napoletana e della musica leggera italiana nel periodo collocabile tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni novanta, avendo fuso i ritmi della tarantella con melodie africane e americane e creato una forma di macchietta, ballabile e adeguata ai tempi. Tra i suoi maggiori successi si ricordano: Torero, Caravan petrol, Tu vuò fà l'americano, 'O sarracino, Maruzzella e Pigliate 'na pastiglia. Carosone è stato anche uno dei due cantanti italiani (l'altro è stato Domenico Modugno) ad aver venduto dischi negli Stati Uniti senza inciderli in inglese[3][4][5].

Biografia

L'infanzia e gli inizi

« Musica madre mia! Quando mi mettesti al mondo, il mio primo vagito fu un la, ti ricordi? Un la naturale. Le altre note me le hai insegnate dopo. E le ho imparate con fatica, con rabbia, camminando a piccoli passi su quel sentiero irto di difficoltà, quel sentiero di ebano e avorio. Un passo bianco e un passo nero, uno bianco e uno nero. A tempo, con ritmo preciso, preciso. E li ho incontrati tutti su quel sentiero, sai? Pozzoli, Hanon, Clementi, Czerny, Chopin, Bach, Beethoven, Liszt. Madre mia, ti degnano appena appena di uno sguardo. Che severità. Più alla mano gli altri. Oggi questo sentiero è splendido, luminoso. Ci passeggio, ci respiro, ci canto, ci suono e lo percorro su e giù con sicurezza, con gioia immensa. E non guardo nemmeno più dove metto il piede, tanto lo conosco. Sì, ora lo conosco, è mio! Ma che fatica madre mia, sorella mia, amante mia! Tu sei la lingua più bella del mondo, la lingua che non si parla, eppure comprensibile a tutti, proprio tutti. È la lingua che parlano gli angeli in paradiso, perciò ti amo. E ti prego: quando sarà giunto il momento, di' a quella signora di non cercarmi. L'appuntamento è lì, su quel sentiero bianco e nero di ebano e avorio. Io sarò lì, puntuale e sereno. E ritornerò nel tuo grembo così come sono venuto. Te ne accorgerai, perché sentirai la mia ultima nota, uguale e identica alla prima che mi insegnasti, ti ricordi? Era un la, un la naturale! »

(Renato Carosone, Lettera di un pianista)

Renato Carosone (per l'anagrafe Carusone) nacque il 3 gennaio 1920 a Napoli, in vico dei Tornieri, a due passi da piazza del Mercato, da papà Antonio e da mamma Carolina, primo di altri due fratelli, Olga e Ottavio. Manifestò prestissimo la sua schietta passione per la musica cominciando a suonare un vecchio pianoforte della madre, scomparsa prematuramente nel 1927. Per volontà del padre, impresario al Teatro Mercadante e suonatore dilettante di mandolino, iniziò a studiare sotto la guida del maestro Orfeo Albanese, fratello del famoso soprano Licia. Quando nel 1929 questi si trasferì in Argentina, Renato fu affidato al grande maestro Vincenzo Romaniello e, alla sua morte, nel 1932, alla sua prima allieva Celeste Capuana, sorella del celebre direttore d'orchestra Franco.

Quattordicenne, scrisse Triki-trak, la sua prima composizione per pianoforte, e l'11 maggio 1935 fu scritturato dal teatrino dell'Opera dei Pupi di don Ciro Perna detto 'o scudiero, il quale gli offrì cinque lire a serata per fornire la colonna sonora alle battaglie di Orlando e Rinaldo. Per l'entrata in campo dei guerrieri cristiani scelse la marcia della Carmen, per i saraceni quella dell'Aida, per gli scontri armati delle due fazioni il galoppo del Guglielmo Tell. In seguito, lavorò presso la casa editrice E. A. Mario come "ripassatore", insegnando cioè le nuove canzoni ai cantanti, e nel 1937, a soli diciassette anni, si diplomò in pianoforte con Alberto Curci presso il Conservatorio di San Pietro a Majella.

L'esperienza africana

Nello stesso anno fu scritturato da una compagnia di arte varia diretta dal capocomico Aldo Russo, con la quale si imbarcò il 27 luglio per l'Africa Orientale Italiana. Dopo dieci giorni di viaggio sul piroscafo Tevere, il 7 agosto la compagnia sbarcò a Massaua, in Eritrea, dove era attesa in un ristorante-teatro gestito da un vecchio coloniale, Mario Auritano, "Da Mario" appunto, frequentato da camionisti che desideravano ascoltare un po' di musica italiana dopo una giornata passata a trasportare pellami e cereali dal porto all'interno. Sfortunatamente per la compagnia, i camionisti erano tutti del Nord Italia, non comprendevano la parlata napoletana né apprezzavano il repertorio di Carosone (la cui paga era di centoventi lire a spettacolo) e, puntualmente, dopo mezz'ora ritornavano al botteghino per farsi rimborsare. Dopo neanche una settimana, Aldo Russo decise di sciogliere la compagnia e di tornare a Napoli, offrendo però, a chi avesse voluto restare, la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno dalla questura, risparmiando così i soldi del viaggio di ritorno. Tornarono tutti in Italia, all'infuori delle ballerine, ovviamente richiestissime, e di Carosone, che si spinse ad Asmara, a più di duemilacinquecento metri d'altitudine, dove riprese a suonare il pianoforte nell'orchestra diretta da Gigi Ferracioli al Circolo Italia. Qui si innamorò di una delle ballerine di maggiore spicco, Italia Levidi, detta Lita, veneziana di nascita. I suoi sentimenti furono ricambiati e i due si sposarono a Massaua il 2 gennaio 1938. Il 28 maggio 1939 nacque, a Roma, il figlio Giuseppe, detto Pino, futuro ingegnere elettronico. Poco dopo, il giovane musicista dovette trasferirsi ad Addis Abeba, dove passò alcuni mesi come direttore d'orchestra all'Aquila Bianca. Nel giugno del 1940, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, fu chiamato alle armi e venne inviato al fronte della Somalia Italiana.

Occupata dopo un anno Addis Abeba dalle truppe britanniche, Renato tornò con la sua fisarmonica ad Asmara, dove il cugino Antonio era direttore del Teatro Odeon. Gli fu affidata la direzione musicale del teatro e dell'annesso night club. In repertorio c'erano tutti i più famosi pezzi da ballo americani, da Night and Day a Begin the Beguine, da Blue Moon a Tea for Two. I clienti erano tutti militari, che volevano solo dimenticare per qualche ora la guerra e la lontananza da casa. In breve tempo Carosone riuscì a farsi notare, costruendosi un invidiabile bagaglio di esperienze. Il 28 luglio 1946, alla fine della guerra, si imbarcò su una nave greca, la Dorotea Paxos, e tornò in Italia, a Brindisi, insieme con la moglie Lita e il figlio Pino.

Il Trio Carosone

Dopo tre anni passati in piccole formazioni di orchestre da ballo tra Napoli e Roma, in locali come il Colibrì e il Bernini, Carosone fu invitato a formare un trio per un nuovo locale a Napoli, lo Shaker Club. La data dell'inaugurazione era prevista per il 28 ottobre 1949. Agli inizi di settembre Renato ingaggiò il chitarrista olandese Peter Van Wood, che aveva introdotto, per la prima volta nella storia della musica, la pedaliera alla chitarra con i relativi effetti elettronici. Il giorno del debutto si presentò, alle ore 16:30, all'hotel Miramare, dove Carosone stava provando con Peter Van Wood, il batterista-fantasista napoletano Gegè Di Giacomo, nipote del sommo poeta Salvatore, il quale arrivò senza batteria, dicendo che l'aveva portata a cromare. Carosone e Van Wood, contrariati, cominciarono a dubitare della validità di Gegè, che intuì tutto e per fugare ogni dubbio improvvisò una batteria casalinga: una sedia di legno, un vassoio, tre bicchieri di diversa grandezza e tonalità, due pioli, un fischietto. Questa fu la prima prova del Trio Carosone, che, sulle note benaugurali di Music! Music! Music!, ottenne subito un clamoroso successo, e una sera, grazie alla strana richiesta di un ricco commerciante di tessuti presente tra il pubblico, il trio eseguì con ritmo più veloce il brano Lo sceicco e nacque così il loro stile inconfondibile.

Tuttavia, Carosone fu bocciato al primo provino con la Fonit. Un importante impresario svizzero titolare di una catena di locali notturni assicurò: "Trovatevi un mestiere serio, lasciate perdere". Per fortuna, però, Sergio Bruni gli presentò Nino Oliviero, autore di successo, il quale ascoltò i tre, li esaminò e decise di scommettere su di loro, permettendo loro nel 1950 di incidere un primo 78 giri con la Pathé, contenente Oh! Susanna e Scalinatella, per duecentomila lire di compenso. L'eco di questo successo portò il trio all'inaugurazione di un locale a Roma, l'Open Gate, e di un night a Capri, La canzone del mare.

L'allargamento del trio

Quando nel 1952 l'olandese Van Wood lasciò il trio per trasferirsi a New York e continuare la propria carriera come solista, Carosone e Gegè ricostituirono il gruppo, che divenne dapprima un quartetto quando entrarono a farne parte, per un breve periodo, il chitarrista Elek Bacsik e il cantante Ray Martino, il quale incise sia melodie napoletane come Luna rossa e 'Nu quarto 'e luna, che pezzi umoristici come Papaveri e papere e Buona Pasqua. La prima trasformazione avvenne all'inizio del 1953 con l'entrata in scena del chitarrista Franco Cerri e del cantante Claudio Bernardini. In seguito, Piero Giorgetti entrò nel complesso al posto di Claudio Bernardini, che continuò la carriera in altre formazioni. Il gruppo si assestò definitivamente con l'aggiunta di Alberto Pizzigoni alla chitarra e di Riccardo Rauchi ai fiati (sassofono e clarinetto).

Il 3 gennaio 1954, alle tre del pomeriggio, Carosone si presentò agli italiani attraverso il piccolo schermo, che aveva appena quattro ore di vita, con il primo programma musicale, L'orchestra delle quindici. Lui e i suoi compagni furono i primi musicisti ad apparire in televisione.

Al Festival di Sanremo di quell'anno si piazzò terza ...e la barca tornò sola, nell'interpretazione di Gino Latilla e di Franco Ricci. Carosone rimase colpito dal tono funesto della canzone e, pochi mesi dopo, la ripropose al pubblico televisivo in modo esilarante. Fu così che la tragedia marittima partorita da Fiorelli e Ruccione si trasformò in irresistibile parodia. L'effetto comico venne affidato alle parole di Gegè, che sottolineava con un noncurante "e a me che me ne importa" ogni strofa del melodrammatico testo cantato da Giorgetti, e a quelle di un coretto di vocette stridule e canzonatorie, ottenute variando la velocità del nastro registrato, che intonava: "Mare crudele, mare crudele, mare crudele!". Il colpo di grazia furono i melodiosi gargarismi di Giorgetti.

I primi successi

Il primo successo commerciale dell'artista napoletano fu Maruzzella, composta da Carosone su testo di Enzo Bonagura in quello stesso anno. Accanto a Maruzzella, Carosone pescò tra i successi della musica napoletana di quegli anni e li fece suoi, arrangiandoli secondo il proprio gusto. Tra questi ci furono Malafemmena di Totò, Scapricciatiello, lanciata da Aurelio Fierro alla Piedigrotta Bideri del 1954, e Anema e core, che una notte del 1955, a Napoli, per esaudire il desiderio di un cliente, Carosone presentò con la propria voce. A queste, si aggiunsero La donna riccia di Domenico Modugno, arricchita da una serie di vocine metalliche (già presenti ne ...e la barca tornò sola), Eh, cumpari!, Ufemia, La pansè, cantata da Di Giacomo (prima posizione nei Paesi Bassi per quindici settimane), ed Eternamente (o Arlecchinata), trasposizione carosoniana del brano Limelight, tratto dalla colonna sonora del film Luci della ribalta di Charlie Chaplin. Alcuni di questi pezzi fecero parte di Carosello Carosone nº 1, il primo 33 giri del complesso. Di questo periodo furono anche una canzoncina ironica, 'Stu fungo cinese, scritta in coppia con Danpa, e un pezzo strumentale, Pianofortissimo, due brani che vennero inseriti nel secondo long playing della formazione.

Il 4 giugno 1955 fu inaugurato un locale destinato a diventare il tempio della musica leggera italiana, la Bussola di Focette, in Versilia, diretta da Sergio Bernardini. Il 2 luglio Carosone inaugurò la stagione estiva, a pochi giorni dall'uscita di Carosello Carosone nº 2. Nello stesso anno scrisse un pezzo originale intitolato Mo' vene Natale e andò addirittura a ripescare un classico napoletano del 1888, firmato da Salvatore Di Giacomo, 'E spingole frangese. A questi due, affiancò alla fine dello stesso anno Io, mammeta e tu, esilarante brano di Pazzaglia e Modugno, che Carosone lasciò alla voce e alla verve comica di Gegè, e nel 1956 Ricordate Marcellino? di Giacobetti e Savona, canzoncina dedicata a Pablito Calvo, il bambino protagonista del film Marcellino pane e vino di Ladislao Vajda. Nello stesso periodo, Carosone portò al successo il brano Giuvanne cu' 'a chitarra, lanciato da Amedeo Pariante e trasposizione napoletana della canzone Johnny Guitar, dall'omonimo film di Nicholas Ray. L'ottimo successo riscosso in gennaio dalla raccolta Carosello Carosone nº 3 convinse il quartetto a preparare subito il quarto album. Accanto a T'è piaciuta (che tentò di bissare il successo di un brano come La pansè) e a tipici motivi carosoniani come 'O russo e 'a rossa, Boogie woogie italiano e T'aspetto 'e nove (saporoso frutto, quest'ultimo, di un'altra collaborazione con Enzo Bonagura), all'interno dell'album fu presente una cover del calibro di Rock Around the Clock, il successo internazionale di Bill Haley, che lanciò in tutto il mondo il rock and roll.

Il sodalizio Carosone-Nisa e il successo internazionale

Nel 1956, a Milano, Carosone incontrò casualmente il paroliere Nisa, al secolo Nicola Salerno, durante un concorso radiofonico indetto dalla Ricordi. Nisa e Carosone erano stati iscritti insieme al concorso da Mariano Rapetti, direttore artistico della Ricordi e padre di Giulio (futuro Mogol), per dare alla luce tre canzoni. Nisa presentò a Carosone i testi da musicare, uno dei quali si intitolava Tu vuò fà l'americano. Il pezzo ispirò subito Carosone, il quale combinò musica swing e jazz al pianoforte, realizzando un boogie-woogie in un solo quarto d'ora. Nacque così la canzone più famosa di Carosone, che divenne poi un successo planetario. Da quel primo incontro nacquero altri due ottimi brani: 'O suspiro e Buonanotte. Fu l'inizio di una felice e prolifica collaborazione.

Nell'autunno dello stesso anno, in vista della prima tournée internazionale, Carosone decise di trasformare il quartetto in sestetto. Oltre a Piero Giorgetti, cantante ormai più che collaudato, Carosone affiancò a Gegè il chitarrista Raf Montrasio, il clarinettista Toni Grottola e il sassofonista Gianni Tozzi, scoperti rispettivamente nei locali notturni di Milano, Napoli e Sanremo.

Nel 1957 nacque Torero, il maggiore successo di Nisa e Carosone. La canzone, rimasta per due settimane al primo posto della hit parade statunitense, fu arrangiata in trentadue incisioni americane e tradotta in dodici lingue. Il nuovo repertorio carosoniano, insieme a Chella llà (successone del 1956 di Marino Marini) e a Il pericolo numero uno (hit sanremese di Gino Latilla e Claudio Villa in duetto), andò a formare il Carosello Carosone nº 5, 33 giri edito proprio nel 1957.

Dopo una lunga serie di concerti in Europa, il Sestetto Carosone, con l'aggiunta del bravo percussionista Aldo Pagani, sbarcò a Cuba, inaugurando una memorabile tournée americana. Dopo Caracas e Rio de Janeiro, il 6 gennaio 1958 il gruppo di Renato Carosone approdò alla Carnegie Hall di New York, fino ad allora riservata alla musica classica, con un'eccezione fatta soltanto per il clarinetto jazz del mitico Benny Goodman, che aveva presentato il suo quartetto nel 1938.

Nel frattempo, parallelamente a Piccolissima serenata, 'A sunnambula, 'A casciaforte e Lazzarella (tutte canzoni di successo provenienti dai repertori più vari, che Carosone arrangiò secondo il proprio gusto), nacque un altro grande hit firmato dall'accoppiata Carosone-Nisa, Pigliate 'na pastiglia. Tutti questi brani furono inclusi nel Carosello Carosone nº 6, che durante l'assenza del complesso ottenne un ottimo successo commerciale. A febbraio, il sestetto tornò in Italia, e la volontà di bissare la riuscita del suo sesto 33 giri spinse Carosone a lavorare sodo per tutto l'anno. Dopo un primo 45 giri contenente Allegro motivetto e Colonel Bogey, tratto dalla colonna sonora del film Il ponte sul fiume Kwai di David Lean, nacquero altri due gioielli del repertorio carosoniano, sempre con l'apporto del solito insostituibile Nisa: 'O sarracino e Caravan petrol. Accanto a questi, il sestetto incise Atene, 'O mafiuso, Giacca rossa ('e russetto), Tre guagliune e 'nu mandolino (tutti firmati Nisa-Carosone) e anche A-Tisket, A-Tasket, un successo di Ella Fitzgerald.

Dopo l'uscita di Carosello Carosone nº 7, il nuovo disco pubblicato nel mese di novembre, Riccardo Rauchi e Toni Grottola abbandonarono il sestetto, e vennero sostituiti da Sergio Lombardini e da Silvano Santorio. In questo periodo, Carosone fondò una sua casa discografica, la Stereo, con annesso anche uno studio di registrazione a Milano in via Aurelio Saffi 11. Nel marzo del 1959, il complesso affrontò una tournée italiana, alla quale ne seguì un'altra nel mese di giugno che si snodò tra il Marocco e il Medio Oriente, passando per la Tunisia, l'Egitto, il Libano e la Giordania. A luglio il sestetto partì per un altro giro nell'America Meridionale, con soste in Argentina, Cile, Uruguay, Perù e Brasile. Durante la tournée, Carosone ebbe il piacere di esibirsi in uno spettacolo di rivista musicale tenuto a São Paulo, insieme a Marlene Dietrich.

Quelli di Renato Carosone erano concerti-spettacolo, dove ai testi ironici di Nisa facevano da contrappunto le performance comiche di Gegè Di Giacomo, spesso concluse dal totale coinvolgimento del pubblico, e le melodie di Carosone, mutuate dal jazz e dallo swing mescolati ai ritmi più diversi.

Il ritiro dalle scene

Il 7 settembre 1959, al culmine del successo, Renato Carosone si ritirò inspiegabilmente dalle scene. L'annuncio avvenne durante la trasmissione televisiva Serata di gala, presentata da Emma Danieli. Per gli italiani fu uno shock: non era comprensibile come un musicista al massimo della fama avesse potuto abbandonare tutto senza spiegazioni. Alcuni settimanali scandalistici dell'epoca motivarono quella decisione persino con un voto di Carosone alla Madonna, ipotesi che non si poteva scartare a priori, risaputo il profondo senso religioso che albergava nell'animo del maestro napoletano.

Nonostante ciò, gli impegni internazionali di Carosone non si esaurirono. Della sua nuova formazione, accanto a Gegè e Gianni Tozzi, entrarono a far parte Claudio Furlani, Roberto Abramo e Franco Motta. Tra gli ultimi giorni di aprile e i primi di maggio del 1960, il Sestetto Carosone fu di nuovo alla Carnegie Hall di New York. Il 1º maggio Carosone e i suoi ragazzi vennero invitati all'Ed Sullivan show, il più importante spettacolo musicale degli Stati Uniti. Carosone fu il terzo italiano, dopo Nilla Pizzi e Domenico Modugno, a esibirsi alla televisione statunitense. Presentati da un padrino d'eccezione come Charlton Heston, i sei italiani riscossero un successo travolgente, superiore a quello della precedente tournée, che fece guadagnare loro un altro invito, questa volta in California, al Dinah Shore show.

Al ritorno in Italia, Carosone si ritirò con la moglie Lita a Rota d'Imagna, in provincia di Bergamo, dove mise in piedi un piccolo studio di registrazione per dare vita a una collana musicale sotto l'etichetta discografica di nome Lettera A. Nel frattempo, Gegè si lanciò per un po' nell'avventura solista. Nel 1961 si classificò terzo al Festival di Napoli con Tutt' 'a famiglia (una canzone di Gigi Pisano e Furio Rendine, presentata in coppia con Aurelio Fierro) e si adeguò persino alla nuova moda dei capelloni mettendo su una formazione beat, ma il successo non durò a lungo.

Nel 1962 Carosone firmò, sempre insieme a Nisa, un altro buon successo, che non incise mai, Gondolì gondolà. Costruita con grande abilità, la canzone venne presentata al Festival di Sanremo. Affidata alle voci di Sergio Bruni ed Ernesto Bonino, ottenne il terzo premio, classificandosi poi al secondo posto della hit parade, dove restò saldamente per oltre tre mesi. L'anno dopo, la fortunata coppia Carosone-Nisa scrisse altri quattro nuovi pezzi, che vennero incisi da Carosone per la Primary-Ri-Fi su due 45 giri, Nera nera e Vita mia, Camping love e Caino e Abele, ma il riscontro discografico fu assai deludente. In seguito, Renato abbandonò l'idea di fare il discografico per perfezionare lo studio della musica classica e dedicarsi alla pittura[6], iscrivendosi nel 1968 all'Accademia di belle arti di Brera a Milano, dove aveva accompagnato il figlio Pino a un corso di disegno. Questa passione lo accompagnò per tutto il resto della sua vita.

Il rientro

Dopo ben quindici anni di astinenza dalla musica, il 9 agosto 1975 Renato Carosone tornò a mostrarsi in pubblico alla Bussola di Focette, su invito di Sergio Bernardini. Carosone ebbe a disposizione una big band di diciannove elementi e le telecamere della Rai ripresero la serata sul primo canale il 30 agosto alle ore 20:30 con un'apposita trasmissione intitolata Bentornato Carosone. Con gli arrangiamenti del maestro Danilo Vaona la CBS approfittò dell'occasione per registrare un disco dal vivo. L'ottimo risultato ottenuto convinse Carosone a mettere su un nuovo trio con Gigi Caglio al basso e Fedele Falconi alla batteria. Nello stesso anno, all'interno del primo talk-show italiano L'ospite delle due, ideato e condotto da Luciano Rispoli, Carosone spiegò che il suo ritiro di sedici anni prima era dovuto al fatto che in America aveva visto all'opera i Platters e previsto l'esplosione degli urlatori, i quali avrebbero cambiato i gusti del pubblico dell'epoca, che secondo lui non lasciavano più spazio al suo tipo di canzone tradizionale. Nel 1976 prese parte al programma televisivo Per una sera d'estate, condotto da Claudio Lippi.

Nel 1980 Carosone fece amicizia con il giovane produttore discografico Sandrino Aquilani, che, per pura coincidenza, aveva da poco depositato il marchio per la Lettera A e lo convinse a tornare in sala d'incisione. Così, vicino a Roma, al Pomodoro Studio, Renato incise nel 1982 l'album Renato Carosone '82, comprendente Io tengo n'appartamento, Penelope e Ulisse, C'aimma fa'? (dissacrante sguardo sui difetti dell'Italia dei primi anni ottanta), Improvvisamente, 'Nu sassofono americano e altri nuovi titoli. Sostenuto da musicisti come Michele Ascolese alla chitarra e Tonino Balsamo al sassofono, Carosone proseguì l'anno con un Live in Siena, dove, accanto ai cavalli di battaglia, trovarono spazio valzer di Chopin, fughe di Bach, le Sonatine di Muzio Clementi, La Campanella di Liszt e la Rapsodia in blu di George Gershwin. Inoltre, per l'occasione, rispolverò ...e la barca tornò sola, presentando anche 'O miliardario, un testo poetico di grande efficacia, e I magnifici due, omaggio musicale a Totò e a Charlie Chaplin. Il successo ottenuto convinse Carosone ad attraversare nuovamente l'oceano per tornare in America. Grazie all'aiuto di Adriano Aragozzini, nel mese di settembre tenne un concerto al Madison Square Garden di New York, da dove ebbe inizio una nuova fortunata tournée, che lo vide prima in Canada per esibirsi con l'Orchestra Filarmonica di Toronto, poi in giro per il Sudamerica. Tornato in Italia, Renato preparò una serie di tour, che si sarebbero completati soltanto nel biennio 1987-1988, e partecipò poi a show e trasmissioni televisive di successo con varie collaborazioni.

Carosone chiuse il decennio sul palcoscenico dell'Ariston, partecipando al Festival di Sanremo del 1989 con il brano 'Na canzuncella doce doce, scritto per lui da Claudio Mattone, che si classificò al quattordicesimo posto.

Gli ultimi impegni

Il 22 marzo 1993 Renato fu colpito da aneurisma cerebrale e venne ricoverato d'urgenza nel reparto di neurochirurgia dell'ospedale romano San Camillo, dove fu sottoposto a un laborioso intervento. Tuttavia, la sua fibra gli consentì di superare la malattia e di continuare a dedicarsi alla musica e alla pittura, tanto che, il 13 novembre dello stesso anno, il maestro ebbe l'opportunità di mostrare la sua produzione pittorica in pubblico, grazie a un'esposizione presso la Villa Pompeiana di Napoli.

Il 12 gennaio 1995, in occasione del settantacinquesimo compleanno del musicista, la Rai organizzò uno spettacolo al Teatro Mercadante intitolato Tu vuò fà l'americano - Un ragazzo e un pianoforte. La serata d'onore fu condotta da Alba Parietti, che con il maestro cantò La pansè, interpretando poi il personaggio della canzone 'O suspiro. Furono di particolare significato i duetti che Carosone mise in scena con l'amico Renzo Arbore in Giuvanne cu' 'a chitarra, T'è piaciuta, Caravan petrol e Pigliate 'na pastiglia, già inserita dallo showman nel secondo album dell'Orchestra Italiana. Con gli emergenti Baraonna, invece, Carosone eseguì 'O sarracino e Io tengo n'appartamento. Inoltre, convinse Gianni Morandi a cantare per la prima volta in pubblico Maruzzella e si esibì al pianoforte in Per Elisa di Beethoven, nella Toccata e fuga in Re minore di Bach e in sue composizioni strumentali, come Pianofortissimo, Triki-trak e Pallation, quest'ultima eseguita facendo saltare sulla tastiera due palle da tennis. Per solennizzare l'evento, dall'America giunse addirittura l'ottantaseienne vibrafonista Lionel Hampton, che con Carosone eseguì Tea for Two e 'O sole mio. A concludere lo show fu una bambina di nove anni, Colomba Pane, che cantò insieme a Carosone proprio Tu vuò fà l'americano.

Il 26 ottobre 1996 Carosone ricevette a Sanremo il Premio Tenco per il rinnovamento apportato alla canzone napoletana e, in occasione della festa di Capodanno del 1998, diede il suo ultimo concerto in Piazza del Plebiscito a Napoli, alla presenza di duecentomila persone.

Nel 1999 l'America rese omaggio a Carosone anche in campo cinematografico con Il talento di Mr. Ripley, una pellicola di Anthony Minghella, in cui Fiorello, Matt Damon e Jude Law si scatenarono in un night al suono di Tu vuò fà l'americano.

Nel 2000 Carosone, già sofferente di enfisema, pubblicò la propria autobiografia, Un americano a Napoli, scritta in collaborazione con il giornalista Federico Vacalebre. Nello stesso anno incise in duo con Tonino Carotone (che proprio al musicista partenopeo ispirò il suo nome d'arte) una nuova versione di Tu vuò fà l'americano, contenuta in Mondo difficile, disco d'esordio di Carotone. Fu l'ultimo brano da lui inciso prima di morire.

La morte e gli omaggi

Renato Carosone si spense nel sonno alle ore 10:00 di domenica 20 maggio 2001, nella sua casa di Roma, in via Flaminia Vecchia, dove si era trasferito dopo aver vissuto per un periodo sul lago di Bracciano. L'annuncio fu dato da Maurizio Costanzo nel programma Buona Domenica. Ai suoi funerali, celebrati due giorni dopo nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, parteciparono circa quattromilacinquecento persone, tra le quali Renzo Arbore, Luciano De Crescenzo, Antonio Ghirelli, Marisa Laurito, Enrica Bonaccorti, Mogol, il Mago Silvan, Lucio Villari, Carlo Loffredo, Maria Fiore, Peppino Gagliardi, Fiorello, l'allora presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, l'ex sottosegretario Umberto Ranieri, Michele Guardì e Peter Van Wood. Il musicista fu poi sepolto nel Cimitero Flaminio. L'alter ego di Carosone, il batterista Gegè Di Giacomo, assente per motivi di salute, morì a ottantasette anni nella sua casa di Poggioreale, a Napoli, il 1º aprile 2005. La figura occhialuta di Di Giacomo, accanto alla maschera di Carosone, divenne popolarissima. Il suo grido di battaglia era "CantaNapoli" e la sigla del Sestetto Carosone Pigliate 'na pastiglia iniziava con "CantaNapoli, Napoli in farmacia!".

Il 6 luglio 2001, due mesi dopo la scomparsa di Carosone, venne organizzato, nello Stadio San Paolo, un primo memorial in suo onore, che, dal 21 settembre 2002, divenne il Premio Carosone[7]. Nello stesso anno Gigi D'Alessio (al quale Carosone regalò il suo pianoforte) gli scrisse per omaggio la canzone Caro Renato, incisa nell'album Uno come te, nata come una lettera, mai spedita, in cui gli "chiese" scusa per non essergli stato vicino nel momento della sua morte.

Nel 2010 il duo australiano di musica elettronica Yolanda Be Cool rielaborò in chiave electro dance il classico Tu vuò fà l'americano, ribattezzato We No Speak Americano, che divenne un hit mondiale durante l'estate, arrivando a conquistare il primo posto nelle vendite in Gran Bretagna, Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Germania e Austria, e giungendo nelle primissime posizioni in Italia, Australia, Belgio, Spagna, Svizzera, Nuova Zelanda, Finlandia, Norvegia, Irlanda e Francia.

Musica

Composizioni

  • Abbasso il contrabbasso (Renato Carosone-Fiorenzo Fiorentini), edizioni Universal
  • Addo' sta Gegè (Renato Carosone)
  • 'A farmacista (Renato Carosone-Nisa)
  • Amaramente (Renato Carosone-Enzo Bonagura), edizioni Leonardi
  • Amargamente (Renato Carosone-Enzo Bonagura), edizioni Leonardi
  • Ami made in Germany (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • Angela (Renato Carosone), edizioni Curci
  • Anni Trenta (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Universal/Ariston/Studio Lead
  • Arazzi persiani (Renato Carosone)
  • 'A signora cha cha cha (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1960
  • Atene (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • Babà al rum (Renato Carosone)
  • Baby rock (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal, 1959
  • Badù badù (Wilhelm Grosz-Jimmy Kennedy-Renato Carosone-Umberto Bertini), edizioni Suvini Zerboni
  • Bagno Maria (Renato Carosone-Fiorenzo Fiorentini), edizioni Two Nuns International
  • Baseme (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • Beautiful night (Renato Carosone)
  • Boogie woogie italiano (Renato Carosone), edizioni Universal, 1956
  • Buon Natale, amore (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1957
  • Buona Pasqua (Calibi-Renato Carosone), edizioni Universal
  • Buonanotte (Renato Carosone), edizioni Universal
  • C'aimma fa'? (Renato Carosone), edizioni Edir, 1981
  • Caino e Abele (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1963
  • Camping love (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1963
  • Caravan petrol (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1958
  • Carnevale (Renato Carosone)
  • Ce sta 'na femmena (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir
  • Che cosa (Renato Carosone-Enzo Bonagura), edizioni Leonardi, 1956
  • Che t'aggia di' (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Cico cico (Renato Carosone)
  • Cinema muto (Renato Carosone)
  • Cocoricò (Renato Carosone-Giovanni D'Anzi), edizioni D'Anzi, 1948
  • Come te quiero (Renato Carosone)
  • Comment veux tu (Renato Carosone-Enzo Bonagura), edizioni Leonardi
  • Conga di Cola (Renato Carosone)
  • Cow-boy (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1959
  • Dicite trentatré (Renato Carosone-Nisa), 1957
  • Digliene quattro (Renato Carosone-Attilio Donadio)
  • Dixielando (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Universal/Studio Lead
  • Domino (Louis Pierre Dominique Ferrari-Jacques Plante-Renato Carosone), 1950
  • 'E cancelle (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • È finita (Renato Carosone-Salvatore Castagna)
  • È passato n'atu maggio (Renato Carosone-Odoardo Tufani)
  • Elisabetta (Renato Carosone), 1957
  • Faut de l'audace (Renato Carosone), edizioni Leonardi
  • Fortuna che sei qui (Renato Carosone-Sandrino Aquilani), edizioni Lettera A/Studio Lead, 1987
  • Giacca rossa ('e russetto) (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1958
  • Giochiamo al varieté (Renato Carosone-Enzo Tortora), 1980
  • Gondolì gondolà (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1962
  • Grand piano (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Universal/Studio Lead
  • Ho giocato tre numeri al lotto (Renato Carosone-Fiorenzo Fiorentini), edizioni Leonardi, 1949
  • Ho scelto la libertà (Renato Carosone)
  • Honey moon (Renato Carosone)
  • Hula hula (Renato Carosone)
  • Icicle wind ding (Renato Carosone), edizioni Universal
  • I magnifici due (Charlie Chaplin-Totò-Renato Carosone)
  • Improvvisamente (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Introduzione (Renato Carosone-Salvatore Castagna)
  • Introduzione n. 1 (Renato Carosone)
  • Io da Rimini, tu da Napoli (Renato Carosone-Raoul Casadei), 1993
  • Io quiero bailar la samba (Renato Carosone)
  • Io son qui (Renato Carosone)
  • Io tengo n'appartamento (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead, 1982
  • Jonathan (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Kissin' (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • Klinge linge polka (Renato Carosone), edizioni Universal
  • Lacco Ameno (Renato Carosone-Enzo Bonagura)
  • Languido amoroso (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Lassame sta (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir
  • La tecnica e la mimica (Renato Carosone)
  • La terrazza del Bernini (Renato Carosone)
  • Lettera da Milano (Renato Carosone-Ettore De Mura), edizioni Leonardi, 1950
  • Mama Madale (Renato Carosone)
  • Mamma marenara (Renato Carosone)
  • Mañana es Domingo (Renato Carosone)
  • Maria Marianna (Renato Carosone)
  • Maruzzella (Renato Carosone-Enzo Bonagura), edizioni Leonardi/SdK Beheer B.V., 1954
  • Melodia (Renato Carosone)
  • Me voy (Renato Carosone), edizioni Universal
  • Milan l'è un gran Milan (Renato Carosone)
  • Mistero (Renato Carosone)
  • Mon amour c'est Noel (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • Mo' vene Natale (Renato Carosone), edizioni Leonardi, 1955
  • Nanninè (Renato Carosone)
  • Napoli (Renato Carosone)
  • Nel bosco (Renato Carosone)
  • Nenè e Pepè (Renato Carosone-Gigi Pisano), edizioni Edir, 1958
  • Nera nera (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1963
  • Neve d'estate (Renato Carosone)
  • Nun t'aggio vista cchiù (Renato Carosone-Pinchi), edizioni Universal
  • 'Nu sassofono americano (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • O Lita, o Lita (Renato Carosone)
  • 'O mafiuso (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1958
  • 'O miliardario (Renato Carosone)
  • 'O pellirossa (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1959
  • 'O pianoforte (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal, 1963
  • 'O russo e 'a rossa (Renato Carosone), edizioni Curci, 1956
  • 'O sarracino (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal, 1958
  • 'O suspiro (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1956
  • 'O tappeto (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • Palla e Pallino (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • Passaggio (Renato Carosone)
  • Penelope e Ulisse (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Perles de cascades (Renato Carosone), edizioni Universal
  • Pianofortissimo (Renato Carosone), edizioni Leonardi/SdK Beheer B.V.
  • Pigliate 'na pastiglia (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1957
  • Poesia finale (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Poetico galante (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Poetico triste (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Prefinale (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Quello che sarà sarà (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal
  • Ragazzo del sud (Renato Carosone-Sandrino Aquilani), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Renato's boogie woogie (Renato Carosone)
  • Revue en rose (Renato Carosone)
  • Ritorna l'autunno (Renato Carosone-Lucia Mannucci)
  • Ritornano le rondini (Renato Carosone)
  • Salsa del pensamiento (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • San Gennaro (Renato Carosone), 1969
  • Sciù sciù (Renato Carosone-Calibi), edizioni Fono Film, 1954
  • Sea shore (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Seicento gioioso (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Sera (Renato Carosone-Enzo Tortora-Angelo Citterio-Anna Tortora)
  • Serenata a Pellegrino! (Renato Carosone-Odoardo Tufani)
  • Si si, fa fa (Renato Carosone)
  • Sogno d'estate (Renato Carosone)
  • Soundbells (Renato Carosone)
  • Stammice allere (Renato Carosone)
  • Stella nel ciel (Renato Carosone)
  • Stile 1929 (Renato Carosone)
  • 'Stu fungo cinese (Renato Carosone-Danpa), edizioni Leonardi
  • Sulla slitta (Renato Carosone)
  • Tarantella sentimentale (Renato Carosone)
  • Tarantella africana (Renato Carosone-Odoardo Tufani), 1946
  • T'aspetto 'e nove (Renato Carosone-Enzo Bonagura), edizioni Universal, 1954
  • Torero (Renato Carosone-Nisa), edizioni Universal, 1957
  • Tramonto all'estero (Renato Carosone-Odoardo Tufani)
  • Tre guagliune e 'nu mandolino (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1958
  • Triki-trak (Renato Carosone)
  • Tu vuò fà l'americano (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir, 1956
  • Un caffè (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Studio Lead
  • Vattene (Renato Carosone)
  • Vedi Carosone Renato (Renato Carosone)
  • Viale Angelico (Renato Carosone-Enzo Bonagura), edizioni D'Anzi
  • Vissi d'arte (Renato Carosone-Attilio Donadio)
  • Vita mia (Renato Carosone-Nisa), edizioni Edir
  • Viva la criolla (Renato Carosone)
  • Voglio a 'tte (Renato Carosone)
  • Vola paloma (Renato Carosone-Enzo Bonagura)
  • Westland (Renato Carosone), edizioni Lettera A/Universal/Studio Lead

Cover

  • 'A casciaforte (Nicola Valente-Alfonso Mangione), edizioni La Canzonetta, 1928
  • Allegro motivetto (Joey's Song) (Joe Reisman-Calibi), edizioni Ricordi, 1957
  • 'A luciana (Giuseppe Cioffi-Luigi Cioffi), edizioni Cioffi, 1953
  • Amor di pastorello (Emanuele Nutile-Libero Bovio), edizioni Bideri, 1913
  • Anema e core (Salve D'Esposito-Tito Manlio), edizioni Musical Film, 1950
  • Armen's Theme (Ross Bagdasarian, Sr.), 1956
  • Arrotino (Alfredo Bracchi-Ferruccio Martinelli), edizioni Sugar Music/Universal/Ariston/Olona, 1951
  • 'A sunnambula (Eduardo Alfieri-Gigi Pisano), edizioni La Canzonetta, 1957
  • A-Tisket, A-Tasket (Al Feldman-Ella Fitzgerald), edizioni EMI, 1938
  • Ballata selvaggia (Blowing Wild) (Paul Francis Webster-Dimitri Tiomkin), 1953
  • Bernardine (Johnny Mercer), 1957
  • Blues (George Gershwin), edizioni Warner Bros., 1951
  • Buon dì (Je part) (Selma Craft-Morton Craft-Nisa)
  • Caminito (Juan de Dios Filiberto-Gabino Coria Peñaloza)
  • Carlotta (Mario Morghen), edizioni EMI, 1954
  • C'est Magnifique (È tanto bello) (Cole Porter), 1953
  • Chella llà (Enzo Di Paola-Umberto Bertini-Sandro Taccani), edizioni La Cicala, 1956
  • Ciel de Paris (Scese dal cielo) (Pierre Dudan-Enzo Luigi Poletto)
  • Ciribiribin (Alberto Pestalozza-Carlo Tiochet), edizioni Warner Bros., 1898
  • Colonel Bogey (Kenneth J. Alford), edizioni Ricordi, 1957
  • Copacabana (Haroldo Barbosa)
  • Danza degli scorpioni (The Stingaree Square Dance) (Paul Smith)
  • Darktown Strutters' Ball (Shelton Brooks), 1917
  • Desiderio 'e sole (Marcello Gigante-Tito Manlio), edizioni Curci, 1952
  • Domani (Anthony Velona-Ulpio Minucci), 1955
  • Eh, cumpari! (Archie Bleyer-Julius La Rosa), 1953
  • ...e la barca tornò sola (Mario Ruccione-Giuseppe Fiorelli), edizioni Suvini Zerboni, 1954
  • El Cumbanchero (Rafael Hernández Marín)
  • 'E spingole frangese (Enrico De Leva-Salvatore Di Giacomo), edizioni Ricordi, 1888
  • Eternamente (Arlecchinata) (Charlie Chaplin-Decio Ardo), edizioni Accordo
  • Giuvanne cu' 'a chitarra (Nino Oliviero-Stefano Canzio), edizioni Souvenir, 1955
  • Guaglione (Giuseppe Fanciulli-Nisa), edizioni Accordo, 1956
  • Guapparia (Rodolfo Falvo-Libero Bovio), edizioni Toledo, 1914
  • Guglielmina (Wilhelmina) (Josef Myrow-Mack Gordon-Devilli), edizioni 20th Century Songs, 1950
  • Happy Feet (Milton Ager-Jack Yellen), 1930
  • Harry Lime Theme (Anton Karas), 1949
  • Il celebre pianista (Ivory Rag) (Lou Busch-Jack Elliott)
  • Il gattino sulla tastiera (Kitten On The Keys) (Zez Confrey), edizioni EMI, 1921
  • I Love Paris (Amo Parigi) (Cole Porter), 1953
  • Il pericolo numero uno (Michele Cozzoli-Enzo Bonagura), edizioni AltroMondo/CAM, 1957
  • Il piccolo montanaro (Francesco Paolo Frontini)
  • In un mercato persiano (Albert Ketèlbey)
  • Io, mammeta e tu (Domenico Modugno-Riccardo Pazzaglia), edizioni Accordo, 1955
  • Istanbul (Not Constantinople) (Nat Simon-Jimmy Kennedy), edizioni Hill & Range/Warner Bros., 1953
  • I tre cumpari (Nicola Paone), 1957
  • Jambalaya (On the Bayou) (Hank Williams), 1952
  • J'attendrai (Tornerai) (Louis Poterat-Dino Olivieri-Nino Rastelli), edizioni Leonardi/SdK Beheer B.V., 1938
  • Johnny Guitar (Victor Young-Peggy Lee), edizioni Chappell/Ricordi, 1954
  • La canzone del Piave (E. A. Mario), 1918
  • La donna riccia (Ranieri Romagnoli-Domenico Modugno), edizioni Accordo, 1954
  • L'hai voluto te! (Giuseppe Cioffi-Gigi Pisano), edizioni La Canzonetta, 1936
  • La pansè (Furio Rendine-Gigi Pisano), edizioni Rendine, 1953
  • La sveglietta (Domenico Modugno), edizioni Accordo, 1954
  • Lazzarella (Domenico Modugno-Riccardo Pazzaglia), edizioni Curci, 1957
  • L'horloge de grand-mère (Pierre Chêne-Daniel White)
  • Los piconeros (Juan Mostazo Morales-Ramón Perelló y Ródenas-Florián Rey)
  • Luna rossa (Antonio Vian-Vincenzo De Crescenzo), edizioni Abici, 1950
  • Ma chansonette (Sam's Song) (Lew Qualding), 1950
  • Magic Moments (Burt Bacharach-Hal David), edizioni Warner Chappell/Universal, 1958
  • Malafemmena (Totò), edizioni La Canzonetta, 1951
  • Malagueña salerosa (Pedro Galindo Galarza-Elpidio Ramírez)
  • Mama Guitar (Tom Glazer-Budd Schulberg), edizioni Warner Bros., 1954
  • Mambo Italiano (Bob Merrill-Lidianni-Gabba), edizioni Campbell Connelly, 1954
  • Mambo Jambo (Pérez Prado)
  • Mamma Rosa (Nicola Paone), 1957
  • Margie (Con Conrad-J. Russel Robinson-Benny Davis), 1920
  • Meet Mr. Callaghan (Eric Spear), 1952
  • Mi par d'udire ancora, tratta da I pescatori di perle (Les Pêcheurs de perles) (Georges Bizet), 1863
  • Mr. Sandman (Pat Ballard), 1954
  • Music! Music! Music! (Stephen Weiss-Bernie Baum)
  • Muskrat Ramble (Kid Ory), 1926
  • N'accordo in fa (Nicola Valente-Gigi Pisano), edizioni La Canzonetta, 1927
  • Napulione 'e Napule (Giuseppe Fanciulli-Raffaele Cutolo), edizioni Accordo, 1959
  • Noche de ronda (Agustín Lara)
  • 'Nu quarto 'e luna (Nino Oliviero-Tito Manlio), edizioni Leonardi, 1951
  • 'O ciucciariello (Nino Oliviero-Roberto Murolo), edizioni Leonardi, 1951
  • Oh! Susanna (Stephen Foster)
  • Original Charleston (Cecil Mack-James P. Johnson)
  • Oh! What a Night! (Peter Van Wood-Aldo Locatelli), edizioni Faril
  • 'O sole mio (Eduardo Di Capua-Giovanni Capurro), edizioni Bideri, 1898
  • Papa Loves Mambo (Bix Reichner-Al Hoffman-Dick Manning), edizioni Ricordi/edizioni Cafè Concerto, 1954
  • Papaveri e papere (Vittorio Mascheroni-Mario Panzeri-Nino Rastelli), 1952
  • Peppino 'o suricillo (Pepino The Italian Mouse) (Ray Allen-Wanda Merrell; versione italiana di Leo Chiosso-Ettore Carrera), 1962
  • Piccerella (Eduardo Falcocchio-Peppino Mendes), edizioni Falcocchio, 1956
  • Piccolissima serenata (Gianni Ferrio-Antonio Amurri), edizioni Sugar Music, 1957
  • Quanno staje cu' mme (Nino Oliviero), edizioni Souvenir, 1952
  • Quante lune (Gorni Kramer-Tata Giacobetti), edizioni EMI
  • Que sera, sera (Whatever Will Be, Will Be) (Jay Livingston-Ray Evans-Pinchi)
  • Quizás, Quizás, Quizás (Osvaldo Farrés), 1947
  • Rapsodia svedese (Hugo Alfvén)
  • Ricordate Marcellino? (Antonio Virgilio Savona-Tata Giacobetti)
  • Rock Around the Clock (Max C. Freedman-Jimmy DeKnight), edizioni Sugar Music, 1954
  • Rusticanella (Quando passan le Legion) (Domenico Cortopassi), 1919
  • Scalinatella (Giuseppe Cioffi-Enzo Bonagura), edizioni Cioffi, 1948
  • Scapricciatiello (Ferdinando Albano-Pacifico Vento), edizioni Bideri, 1954
  • Serenatella sciuè sciuè (Ferdinando Albano-Ettore De Mura), edizioni Bideri/Gennarelli, 1957
  • Speranzella (Claudio Mattone), edizioni Easy Records
  • Storta va... deritta vene (Alfredo Romeo-Alberto Petrucci-Dionisio Sgueglia), edizioni Fama, 1957
  • Suttanella e cazunciello (Carlo Donida-Nisa), edizioni Ritmi e Canzoni, 1959
  • Tabu (Margarita Lecuona-Bob Russell), 1941
  • Tammurriata nera (E. A. Mario-Edoardo Nicolardi), edizioni E. A. Mario, 1944
  • T'amo, t'amo, t'amo (Would I Love You) (Harold Spina-Bob Russell-Decio Ardo)
  • Tani (Quinto Monreal-Deani)
  • Tea for Two (Vincent Youmans)
  • T'è piaciuta (Furio Rendine-Vincenzo Capillo), edizioni Rendine, 1955
  • Te voglio bene (tanto, tanto...) (Renato Rascel), edizioni EMI
  • These Foolish Things (Jack Strachey-Eric Maschwitz), 1936
  • Tititì tititì tititì (Giuseppe Cioffi-Gigi Pisano), edizioni La Canzonetta, 1935
  • Tumba la samba (Gorni Kramer-Tata Giacobetti), edizioni EMI
  • Ufemia (Cartas a Ufemia) (Rubén Fuentes-Rubén Méndez del Castillo), 1953
  • Vola colomba (Bixio Cherubini-Carlo Concina), edizioni Leonardi/SdK Beheer B.V., 1952
  • Vecchia America (Lelio Luttazzi), 1951
  • Vino, vino (Alex North-Pinchi), edizioni Universal/Warner Chappell, 1955
  • Violino tzigano (Cesare Andrea Bixio-Bixio Cherubini), edizioni Bixio C.e.m.s.a.
  • Yes Sir, That's My Baby (Walter Donaldson-Gus Kahn), 1925
  • Your Eyes (Joe Wood-Mitch Dean)

Discografia

78 giri

Trio Carosone

  • 11 gennaio 1951 - Oh! Susanna/Scalinatella (Pathé, MG 13)
  • 11 gennaio 1951 - Quizas, quizas, quizas/L'horloge de grand Mère (Pathé, MG 14)
  • 11 gennaio 1951 - Tre numeri al lotto/Anema e core (Pathé, MG 17)
  • 1951 - Your eyes/Music music music (Pathé, MG 24)
  • 1951 - J'attendrai/Tabù (Pathé, MG 25)
  • 1951 - Harry lime theme/La samba del pensamento (Pathé, MG 26)
  • 11 novembre 1951 - Yes sir, that's my baby/Oh! What a night (Pathé, MG 27)
  • 1952 - Luna rossa/'O ciucciariello (Pathé, MG 72)
  • 1952 - Vecchia America/Quante lune! (Pathé, MG 85)
  • 1952 - Abbasso il contrabbasso/Tumba la samba (Pathé, MG 86)
  • 1952 - Sulla slitta/'Nu quarto 'e luna (Pathé, MG 99)
  • 12 marzo 1952 - Papaveri e papere/Buona Pasqua (Pathé, MG 102)
  • 12 marzo 1952 - Malaguena/Noche de Ronda (Pathé, MG 103)
  • 1952 - T'amo, t'amo, t'amo/Le piconero (Pathé, MG 113)

Renato Carosone e il suo pianoforte Oscar

  • 1952 - Muskrat ramble/Stile 1929 (Pathé, MG 114)
  • 1953 - Sì sì fa fa/Il celebre pianista (Pathé, MG 172)
  • 1956 - Il gattino sulla tastiera/Boogie woogie italiano (Pathé, MG 362)

Renato Carosone e il suo Quartetto

  • 1953 - Guglielmina/Arrotino (Pathé, MG 153)
  • 1953 - Yes sir, that's my baby/Music, music, music! (Pathé, MG 156)
  • 1953 - Tre numeri al lotto (i pappagalli)/Oh! Susanna (Pathé, MG 157)
  • 1953 - Original charleston/Darktown strutter's ball (Pathé, MG 159)
  • 1953 - Vola colomba/Mambo jambo (Pathé, MG 160)
  • 1953 - Violino tzigano/Desiderio 'e sole (Pathé, MG 170)
  • 1953 - Domino/El cumbachero (Pathé, MG 171). Il lato B è attribuito al Quartetto Carosone.
  • 18 maggio 1953 - Nel bosco/Quanno staje cu mme (Pathé, MG 179)
  • 1953 - Caminito/Ciribiribin (Pathé, MG 182)
  • 1954 - Meet mister Callaghan/These foolish things (Pathé, MG 191)
  • 1954 - Ma chansonette/Happy feet (Pathé, MG 192)
  • 1954 - Eternamente/N'accordo in fa (Pathé, MG 195)
  • 1954 - Jambalaya/Copacabana (Pathé, MG 216)
  • 1954 - La pansè/Ciel de Paris (Pathé, MG 218)
  • 1954 - Malafemmena/Sciù sciù (Pathé, MG 225)
  • 23 giugno 1954 - Te voglio bene/T'aspetto 'e nove (Pathé, MG 245)
  • 13 maggio 1954 - La pansè/Malafemmena (Pathé, MG 246)
  • 1954 - Johnny Guitar/Il piccolo montanaro (Pathé, MG 264)
  • 20 novembre 1954 - La donna riccia/Ehi cumpari (Pathé, MG 267)
  • 11 novembre 1954 - E la barca tornò sola/Ufemia (Pathé, MG 268)
  • 1955 - Scapricciatiello/Maruzzella (Pathé, MG 270)
  • 1955 - Ballata selvaggia/Il piccolo montanaro (Pathé, MG 271)
  • 1955 - 'Stu fungo cinese/Rapsodia svedese (Pathé, MG 297)
  • 1955 - Pianofortissimo/Carlotta (Pathé, MG 304)
  • 1955 - Ciribirin/Tani (Pathé, MG 307)
  • 1955 - Istanbul/Margie (Pathé, MG 312)
  • 1955 - 'E spingole frangese/Tititi-tititi-tititi (Pathé, MG 313)
  • 1955 - Mambo italiano/Mo' vene Natale (Pathé, MG 332)
  • 23 dicembre 1955 - Io mammeta e tu/Domani (Pathé, MG 333)
  • 1956 - Rock around the clock/Mister Sandman (Pathé, MG 336)
  • 1956 - Ricordate Marcellino?/Papa loves mambo (Pathé, MG 337)
  • 5 gennaio 1956 - Giuvanne cu' a chitarra/'E spingole frangese! (Pathé, MG 342)
  • 1956 - I love Paris/Blue (Pathé, MG 343)
  • 17 febbraio 1956 - 'A luciana/La sveglietta (Pathé, MG 346)
  • 1956 - Danza degli scorpioni/In un mercaro persiano (Pathé, MG 349)
  • 1956 - Giuvanne cu'a chitarra/Io, mammeta e tu (Pathé, MG 350)
  • 1956 - Domani/Blues (Pathé, MG 351)
  • 1956 - 'O russo e 'a rossa/Vino, vino (Pathé, MG 360)
  • 1956 - T'è piaciuta/C'est magnifique (Pathé, MG 361)
  • 1956 - Guaglione/'O russo e 'a rossa (Pathé, MG 376)

Renato Carosone e il suo Sestetto

  • 1957 - Tu vuo' fa' l'americano/'O suspiro (Pathé, MG 387)
  • 1957 - Piccerella/Buonanotte (Pathé, MG 388)
  • 1957 - Chella llà/Mamma Rosa (Pathé, MG 389)
  • 1957 - Serenatela sciuè sciuè/Amaramente (Pathé, MG 399)
  • 1957 - Il pericolo n.1/'O suspiro (Pathé, MG 400)
  • 1957 - Que serà, serà/Buonanotte (Pathé, MG 401)
  • 1957 - Chella llà/Tu vuo' fa' l'americano (Pathé, MG 402)
  • 1957 - Lazzarella/Storte va... deritta vene (Pathé, MG 406)
  • 1957 - L'hai voluta te!/'A casciaforte (Pathé, MG 407)
  • 1957 - 'O suspiro/T'è piaciuta (Pathé, MG 409). Il retro è accreditato a Renato Carosone e il suo Quartetto.
  • 1957 - Piccolissima serenata/Torero (Pathé, MG 421)
  • 5 ottobre 1957 - 'A sonnambula/Pigliate 'na pastiglia (Pathé, MG 422)
  • 1957 - I tre compari/Armen's theme (Pathé, MG 423)
  • 1957 - Buon Natale, amore/Torero (Pathé, MG 424)
  • 1957 - Colonel Bogey/Allegro motivetto (Pathé, MG 436)
  • 1958 - Colonel Bogey/Magic Moments (Pathé, MG 440)
  • 1958 - Magic moments/Mama Guitar (Pathé, MG 442)
  • 1958 - 'O sarracino/Caravan petrol (Pathé, MG 443)
  • 1958 - Amor di pastorello/Allegro motivetto (Pathé, MG 443)

45 giri

Trio Carosone

  • 1954 - N'accordo in fa/Eternamente (Pathé, GQ 2001)
  • 1954 - La pansè/Malafemmena (Pathé, GQ 2020)
  • 1954 - Johnny Guitar/Il piccolo montanaro (Pathé, GQ 2006)

Renato Carosone e il suo Quartetto

  • 1955 - Mambo italiano/Io mammeta e tu (Pathé, GQ 2011)
  • 1955 - Mo vene Natale/Domani (Pathé, GQ 2012)
  • 1956 - Blues/Rock around the clock (Pathé, GQ 2013)
  • 1956 - 'A Luciana/Giuvanne cu' 'a chitarra (Pathé, GQ 2014)
  • 29 febbraio 1956 - Giuvanne cu 'a chitarra/Io mammeta e tu (Pathé, GQ 2016)
  • 1956 - Domani/Blues (Pathé, GQ 2017)
  • 1956 - Scapricciatiello/Maruzzella (Pathé, GQ 2018)
  • 1956 - Mister Sandman/C'est magnifique (Pathé, GQ 2019)
  • 1956 - T'è piaciuta/'O russo e 'a rossa (Pathé, GQ 2021)
  • 1956 - Vino, vino/Papa loves mambo (Pathé, GQ 2022)
  • 1956 - Ciribiribin/E la barca tornò sola (Pathé, GQ 2025)
  • 1956 - Guaglione/'O russo e 'a rossa (Pathé, GQ 2027)
  • 1956 - Piccerella/'O suspiro (Pathé, GQ 2031)
  • 1956 - Tu vuo' fa' l'americano/Buonanotte (Pathé, GQ 2032)
  • 1957 - Chella llà/Mamma Rosa (Pathé, GQ 2033)
  • 1957 - Serenatella sciuè sciuè/Tu vuo' fa' l'americano (Pathé, GQ 2034)
  • 1957 - Il pericolo n. 1/Buonanotte (Pathé, GQ 2035)
  • 1957 - Chella llà/Buonanotte (Pathé, GQ 2036)
  • 1957 - Lazzarella/'A casciaforte (Pathé, GQ 2040)
  • 1957 - Storta va... deritta vene/L'hai voluta te! (Pathé, GQ 2041)
  • 1957 - Piccolissima serenata/Torero (Pathé, GQ 2044)
  • 1957 - I tre cumpari/Armen's theme (Pathé, GQ 2046)
  • 1957 - Buon Natale, amore/Torero (Pathé, GQ 2047)

Renato Carosone e il suo pianoforte Oscar

  • 1956 - Il gattino sulla tastiera/Boogie woogie italiano (Pathé, GQ 2023)

Renato Carosone e il suo Sestetto

  • 1957 - 'A sunnambula/Pigliate 'na pastiglia (Pathé, GQ 2045)
  • 1957 - Colonel Bogey/Allegro motivetto (Pathé, GQ 2052)
  • 1958 - Colonel Bogey/Magic Moments (Pathé, GQ 2056)
  • 1958 - Magic moments/Mama guitar (Pathé, GQ 2057)
  • 10 maggio 1958 - 'O sarracino/Colonel Bogey (Pathé, GQ 2058)
  • 1958 - Amor di pastorello/A tisket a tasket (Pathé, GQ 2060)
  • 1958 - Mama guitar/Allegro motivetto (Pathé, GQ 2061)
  • 1958 - 'O sarracino/Caravan petrol (Pathé, GQ 2064)
  • 1959 - Oh! What a night!/Oh Susanna (Pathé, GQ 2069)
  • 1959 - Mo vene Natale/Buon Natale amore (Pathé, GQ 2070)
  • 1958 - 'O mafiuso/Bernardine (Stereo, CS 10000/F)
  • 1958 - 'O mafiuso/Tre guagliune e nu mandolino (Stereo, CS 0.001/H)
  • 1958 - I pescatori di perle (mi par d'udire ancora)/Tre guaglione e 'nu mandolino (Stereo, CS 10001/F)
  • 1958 - Rusticanella/Atene (Stereo, CS 10002/F)
  • 1958 - Giacca rossa ('e russetto)/Nenè e Pepè (Stereo, CS 0.003/H - CS 10003/F)
  • 1958 - Bernardine/Atene (Stereo, CS 0.004/H)
  • 1958 - Nené e Pepè/Palla e Pallino (Stereo, CS 0.005/H - CS 10003/F). In copertina il 45 giri viene chiamato Cantanapoli.
  • 16 aprile 1959 - Lassame sta'/Baby rock (Stereo, CS 10.006)
  • 1959 - Cow-boy/Buon dì (Stereo, CS 10.007)
  • 1959 - 'O pellirossa/Baby rock (Stereo, CS 0.008/H - CS 10008/F)
  • 1959 - Suttanella e cazunciello/Napulione 'e Napule (Stereo, CS 0.009/H - CS 10009/F)
  • Aprile 1963 - Nera nera/Vita mia (Ri-Fi, RFN NP 16024)
  • Aprile 1963 - Camping love/Caino e Abele (Ri-Fi, RFN NP 16025)

Renato Carosone

  • 1976 - Il barbiere di Siviglia (una voce poco fa)/Triki-trak (Ricordi, SRL 10821)
  • 1977 - Guapparia/Caino e Abele (RCA Italiana, PB 6039)
  • 1982 - Io tengo n'appartamento/C'aimma fa' (Lettera A, LTA 76005)
  • 1988 - I magnifici due/Improvvisamente (Lettera A, LTA 76011)
  • 1989 - 'Na canzuncella doce doce/Speranzella (Easy Records Italiana, SP 1877)

EP

Renato Carosone e il suo Quartetto

  • Gennaio 1955 - Johnny Guitar/Il piccolo montanaro/La pansè/Yes sir, that's my baby (Pathé, EGQ 508)
  • Dicembre 1955 - Ciribiribin/Tani/Pianofortissimo/Rapsodia svedese (Pathé, EGQ 514)
  • Dicembre 1955 - Carlotta/La donna riccia/Scapricciatiello/Maruzzella (Pathé, EGQ 515)
  • 1955 - Mambo italiano (Pathé, EGQ 517)
  • 1955 - Blues (Pathé, EGQ 518)
  • 1956 - In un mercato persiano (Pathé, EGQ 520)
  • 16 novembre 1956 - Danza degli scorpioni

Guaglione/'E spingole francese!/Vino, vino/T'è piaciuta (Pathé, EGQ 528)

  • 11 settembre 1956 - Cantanapoli. Contiene: La pansè/Io mammeta e tu/T'è piaciuta/N'accorde in fa (Pathé, EGQ 529)

Renato Carosone e il suo Sestetto

  • 13 dicembre 1956 - 'O suspiro/Tu vuò fa' l'americano/Buonanotte/Piccerella (Pathé, EGQ 530)
  • 2 aprile 1957 - Serenatella sciuè sciuè/Tu vuo' fa' l'americano/Mamma Rosa/Il pericolo n.1 (Pathé, EGQ 534)
  • 19 aprile 1957 - Chella llà/Amaramente/'O suspiro/Que serà, serà (Whatever will be will be) (Pathé, EGQ 535)
  • 5 giugno 1957 - Lazzarella/Storta va... deritta vene!/L'hai voluto te!/'A casciaforte (Pathé, EGQ 536)
  • 11 novembre 1957 - Cantanapoli 3

Buon Natale, amore/Pigliate 'na pastiglia/Torero/I tre cumpari (Pathé, EGQ 540)

  • 12 novembre 1957 - Piccolissima serenata/Armen's theme/'A Sunnambula/Lazzarella (Pathé, EGQ 541)
  • 19 maggio 1958 - Carosone sul fiume Kwai. Contiene: Colonel Bogey/'O sarracino/Allegro motivetto/Mama Guitar (Pathé, EGQ 542)
  • 1958 - Giacca rossa ('e russetto). Contiene: Giacca rossa (e 'o russetto)/Rusticanella/Tre guaglione e 'nu mandolino/Atene (Stereo, CS 20.000/E)
  • 1958 - Bernardine. Contiene: Bernardine/'O mafiuso/Nenè e Pepè/I pescatori di perle (mi par d'udire ancora) (Stereo, CS 20.001/E)
  • 1959 - 'O pellirossa/Cow-boy/Napulione 'e Napule/Baby rock (Stereo, CS 20.002/E)

33 giri

Renato Carosone e il suo Quartetto

  • 14 dicembre 1954 - Carosello Carosone n° 1 (Pathé, QAT 6003)

Lato A: Eternamente/Ehi, cumpari!/il piccolo montanaro/Maruzzella

Lato B: Johnny Guitar/La pansè/Ballata selvaggia/...e la barca tornò sola

  • 21 maggio 1955 - Carosello Carosone n° 2 (Pathé, QAT 6008)

Lato A: Scapricciatiello/Ufemia/Rapsodia svedese/Te voglio bene (tanto, tanto...)

Lato B: 'Stu fungo cinese/La donna riccia/Pianofortissimo/Sciù sciù

  • 22 dicembre 1956 - Carosello Carosone n° 3 (Pathé, QAT 6011)

Lato A: Mambo Italiano/'E spingole frangese!/Domani/Ciribiribin

Lato B: Tani/Mo vene Natale/Ricordate Marcellino?/Io, mammeta e tu

  • 11 ottobre 1956 - Carosello Carosone n° 4 (Pathé, QAT 6013)

Lato A: Guaglione/Rock'n'roll (Rock Around the Clock)/T'è piaciuta/In un mercato persiano

Lato B: 'O russo e 'a rossa/Boogie woogie italiano/T'aspetto 'e nove/Vino, vino

  • 1º aprile 1957 - Carosello Carosone n° 5 (Pathé, QAT 6015)

Lato A: Chella llà/Tu vuò fà l'americano/Amaramente/Il pericolo n. 1

Lato B: Serenatella sciuè sciuè/'O suspiro/Que serà, serà/Mamma Rosa

Renato Carosone e il suo Sestetto

  • 11 novembre 1957 - Carosello Carosone n° 6 (Pathé, QAT 6016)

Lato A: Torero/Piccolissima serenata/Armen's theme/Lazzarella

Lato B: I tre cumpari/Pigliate 'na pastiglia/Buon Natale, amore/'A sunnambula

  • 1958 - Carosello Carosone nº 7 (Pathé, QAT 6017)

Lato A: Colonel bogey/Caravan petrol/A tisket-A tasket/Amor di pastorello

Lato B: Mama guitar/'O sarracino/Allegro motivetto/Magic Moments

  • 20 novembre 1958 - Carovana Carosone A (Stereo, CS 30.000)

Lato A: 'O mafiuso/Rusticanella/Nenè e Pepè/Atene

Lato B: Bernardine/Tre guagliune e 'nu mandolino/Giacca rossa ('e russetto)/I pescatori di perle

Renato Carosone

  • 1958 - Blue Italian Skies (Pathé, MTX 102)

Lato A: Piccolissima serenata (con il Sestetto)/'A sonnambula (con il Sestetto)/I tre compari (con il Sestetto)/Pigliate 'na pastiglia (con il Sestetto)/Armen's theme (con il Sestetto)/Guaglione (con il Quartetto)

Lato B: Chella llà (con il Sestetto)/Lazzarella (con il Sestetto)/Ricordate Marcellino? (con il Quartetto)/Serenatella sciuè sciuè (con il Sestetto)/T'è piaciuta (con il Quartetto)/Buonanotte (con il Sestetto)

Riedito nel 1971 come Renato Carosone n° 1 (Pathé, SCP 6007/048-17300).

  • 1959 - Renato Carosone! (Pathé, MTX 103)

Lato A: Torero/La sveglietta/'A luciana/Io, mammeta e tu/Giuvanne cu'a chitarra

Lato B: 'O suspiro/Piccerella/Tu vuo' fa l'americano/Storta va... deritta vene!/'A casciaforte/L'hai voluta te!

Riedito nel 1971 come Renato Carosone n° 2 (Pathé, SCP 6008/048-17313).

  • 1960 - Carnevale Carosone (Pathé, MTX 106)

Lato A: Caravan petrol (con il Sestetto)/Allegro motivetto (con il Sestetto)/'O sarracino (con il Sestetto)/Colonel Bogey (con il Sestetto)/Amor di pastorello (con il Sestetto)/'O russo e 'a rossa (con il Quartetto)

Lato B: Eternamente (con il Quartetto)/'E spingule francese (con il Quartetto)/Vino, vino (con il Quartetto)/Amaramente (con il Sestetto)/Mama Guitar (con il Sestetto)/Danza degli scorpioni (con il Quartetto)

  • 1974 - Pianofortissimamente (Ricordi, SMRL 6192)

La Campanella (Paganini-Liszt)/Il barbiere di Siviglia (Rossini)/'O sole mio/Sonatina op. 36 n. 1 (Clementi)/Concerto di Varsavia (Addinsell)/Grande Valzer op. 42 (Chopin)/Valzer op. 64 (Chopin)/Fantasia improvviso op. 66 (Chopin)/Studio op. 10 n. 3 (Chopin)/Studio op. 10 n. 12 (Chopin)

Ristampato, sempre in vinile, il 31 maggio 1976 dalla Ricordi nella collana economica Orizzonte, con doppia copertina, una eguale e una diversa all'originale (Ricordi, ORL 8125).

  • 1975 - Carosone '75. Dal vivo alla Bussola (CBS, 69164)

Lato A: Rock around the clock/Torero/Maruzzella/Pianofortissimo/Carosone-Lippi/Lettera da Milano/'O mafiuso

Lato B: Boogie woogie italiano/Pigliate 'na pastiglia/'O sarracino/Caravan petrol/Ringraziamento/Tu vuo' fa' l'americano/Rock around the clock

Esistono ristampe con il titolo di Recital su etichette Record Bazaar nel 1977 (RB 104) e CGD nel 1984 (LSM 1079).

  • 1982 - Renato Carosone '82 (Lettera A, LTA 76701)

Lato A: Torero/Pigliate 'na pastiglia/Maruzzella/Vita mia/Chella llà

Lato B: Tu vuo' fa' l'americano/Nera nera/'O sarracino/'A sonnambula/Caravan Petrol/Caino e Abele

  • 1982 - Sempre (Lettera A, LTA 76702)

Lato A: Guapparia/Tammurriata nera/The dark town strutter's ball/'Nu quarto 'e luna/Malafemmena

Lato B: Luna rossa/E la barca tornò sola/Tea for Two/Che t'aggia dì/'A casciaforte

  • 1982 - Renato Carosone Collection (Lettera A, LTA 77401)

LP 1, lato A: Tu vuo' fa' l'americano/'A sonnambula/Pianofortissimo/Giacca rossa/'O mafioso

LP 1, lato B: Maruzzella/Pigliate 'na pastiglia/'O sarracino/La pansè/Torero

LP 2, lato A: Guapparia/Tammurriata nera/The dark town strutter's ball/'Nu quarto 'e luna/Malafemmena

LP 2, lato B: Luna rossa/E la barca tornò sola/Tea for two/Che t'aggia dì/'A casciaforte

LP 3, lato A: Caravan petrol/'O russo e 'a rossa/Io mammeta e tu/'O pianoforte/Chella 'llà

LP 3, lato B: Giuvanne ca' chitarra/Mo vene Natale/Bogie woogie italiano/T'aspetto e' nove/Scapricciatiello

LP 4, lato A: Io tengo n'appartamento/Penelope e Ulisse/C'aimma fa?/Improvvisamente/Un caffè

LP 4, lato B: 'O pellirossa/'O tappeto/Badù badù/Nu sassofono americano/Lettera da Milano

  • 1989 - Na canzuncella doce doce (Easy Records Italiana, TLPX 221)

Lato A: Na canzuncella doce doce/Scapricciatiello/Pianofortissimo/Lettera da Milano

Lato B: C'ajmma fa/Speranzella/Badù badù/'O pellirossa

CD album

  • 2002 - Tributo a Renato (Lettera A, 100119)

Salsa del pensamento/San Gennaro/Maruzzella/'O miliardario/Lacco Ameno/Improvvisamente/Pianofortissimo/Medley: tributo a Renato ('O sarracino/Pigliate 'na pastiglia/Tu vuò fa l'americano)/To Autumn

  • 2003 - In concerto (Lettera A, 100133-100553)

CD 1: Pianofortissimo/'O sarracino/Pigliate 'na pastiglia/Torero/Fantasia-Improvviso/Tristezza/Grande valzer op. 64 n. 1/Grande valzer op. 64 n. 2/Io mammeta e tu/Lettera da Milano/Tea for Two/La pansè/'O miliardario

CD 2: 'A casciaforte/Toccata e fuga/Caravan petrol/Rapsodia in blu/Maruzzella/Sonatine/I magnifici due/Tu vuo' fa l'americano/...e la barca tornò sola/C'aimma fa'

  • 2003 - Il mio pianoforte (Lettera A, 100699)

Chicago/La Campanella/Le foglie morte/Toccata e fuga/Rapsodia in blu/I magnifici due

CD single

  • 2002 - San Gennaro

San Gennaro/Improvvisamente/Medley: tributo a Renato Carosone ('O sarracino/Pigliate 'na pastiglia/Tu vuò fa l'americano). Il medley è eseguito al pianoforte da Giorgio Onorato Aquilani (Lettera A, 100317).

  • 2002 - Salsa del pensamiento

Salsa del pensamiento/Maruzzella/'O miliardario (Lettera A, 100416)

Filmografia

  • Maruzzella, regia di Luigi Capuano (1956)
  • Totò, Peppino e le fanatiche, regia di Mario Mattoli (1958)
  • Caravan petrol, regia di Mario Amendola (1960)

Note

  1. ^ Come risulta dall'iscrizione alla Siae
  2. ^ E come riportato anche in Federico Vacalebre, Carosonissimo, Arcana Editrice, 2011, pag. 65, riga 12
  3. ^ William Molducci, Tu vuo’ fa l’americano: Renato Carosone ci riuscì da Billboard e Dinah Shore Show alla Carnegie Hall, su italoamericano.org.
  4. ^ Alberto Salerno, 1956- Tu vuo’ fa’ l'Americano – “Fare Canzoni”, su faremusic.it.
  5. ^ Redazione Napolitan, DOMENICO MODUGNO: LA STORIA DI UN MITO CHE CI HA INSEGNATO A “VOLARE”, su napolitan.it.
  6. ^ La grande arte di Carosone dalle canzoni ai quadri, su napoli.repubblica.it.
  7. ^ Federico Vacalebre, Carosonissimo, Arcana Editrice, 2011, pag. 61

Bibliografia

  • Il dizionario della canzone italiana, vol. 3., Armando Curcio Editore, Roma, 1990-1991
  • Renato Carosone, SEA, Roma, 1991
  • Sandrino Aquilani, Renato Carosone. Un maestro da antologia, Lettera A, Cura di Vetralla, 2003
  • Gianfranco Baldazzi, La canzone italiana, Newton Compton, Roma, 1989
  • Stefano Bollani, L'America di Renato Carosone, ElleU, Roma, 2004
  • Gianni Borgna, Storia della canzone italiana, Laterza, Bari, 1985
  • Michele Bovi, Da Carosone a cosa nostra, Coniglio Editore, Roma, 2007
  • Renato Carosone con Federico Vacalebre, Un americano a Napoli, Sperling & Kupfer, Milano, 2000
  • Luca Cerchiari, Curci editori musicali 1860-2010. I primi 150 anni, Curci, Milano, 2011
  • Giulia Colace, Giangilberto Monti (a cura di), Le canzoni di Boris Vian, Marcos y Marcos, Milano, 1995
  • Scott C. Corbett, An Illustrated Guide to the Recordings of Spike Jones, Corbett, Monrovia (California), 1989
  • Ettore De Mura, Enciclopedia della canzone napoletana, 3 voll., Il Torchio, Napoli, 1968-1969
  • Goffredo Fofi, Alberto Sordi, l'Italia in bianco e nero, Mondadori, Milano, 2004
  • Pietro Gargano, Gianni Cesarini, La canzone napoletana, Rizzoli, Milano, 1984
  • Pietro Gargano (a cura di), Nuova enciclopedia illustrata della canzone napoletana, 5 voll., Magmata, Napoli, 2007
  • Enzo Giannelli, Renato Carosone. Un genio italiano, Armando Curcio Editore, Roma, 2008
  • Jean-Claude Izzo, Casino totale, e/o, Roma, 1999
  • Jean-Claude Izzo, Chourmo. Il cuore di Marsiglia, e/o, Roma, 1999
  • Jean-Claude Izzo, Solea, e/o, Roma, 2000
  • Felice Liperi, Storia della canzone italiana, Rai Eri, 1999
  • Maurizio Maiotti, I complessi musicali italiani 1944-1963. La loro storia attraverso le immagini, Maiotti, Milano, 2010
  • Alessandro Masulli, Note vesuviane, Edizioni Summana, Somma Vesuviana, 2006
  • Antonio Mercadante (a cura di), Renato Carosone. Oltre la musica, la pittura, Gangemi, Roma, 2007
  • Jack Mirtle, Thank You Music Lovers: a Bio-discography of Spike Jones, Greenwood Press, Westport (Connecticut), 1986
  • Vincenzo Mollica (a cura di), Renato Carosone, Lato Side, Roma, 1981
  • Gilbert Paraschiva, Ma 'ndo vai... se la banana non ce l'hai!..., Il Pianeta dell'Amore, Napoli, 2004
  • Dario Salvatori, Tu vuo' fa' l'americano, Tullio Pironti, Napoli, 1995
  • Antonio Scuderi, Okay Napulitan!: Social Change and Cultural Identity in the Songs of Renato Carosone, vol. 87, Italica, 2010
  • Federico Vacalebre, Carosonissimo, Arcana Editrice, Roma, 2011
  • Jordan R. Young, Spike Jones Off the Records: the Man Who Murdered Music, BearManor Media, Boalsburg (Pennsylvania), 1989

Altri progetti

Collegamenti esterni

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