Byrds

The Byrds

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The Byrds sono stati un gruppo musicale statunitense, formatosi in California nei primi anni sessanta.

Mossero i primi passi suonando in piccoli locali della costa occidentale degli Stati Uniti raggiungendo presto una certa notorietà, grazie soprattutto alla fortunata rilettura della dylaniana Mr Tambourine Man, brano che ha contribuito in maniera significativa alla nascita e alla divulgazione del folk rock.[1] Caratteristica fondamentale del loro sound era il pionieristico utilizzo della chitarra Rickenbacker a 12 corde, denominato jingle-jangle.[5]

La band ha poi abbracciato generi musicali via via differenti, dal rock psichedelico al country rock, arrivando a coniare nuovi stili come il raga rock (il rock influenzato dalle armonie indiane) o lo space rock.[2]

Del gruppo dei Byrds hanno originariamente fatto parte musicisti che, nel corso degli anni, hanno poi goduto di successo come solisti o internamente ad altre band.[6]

I cinque Byrds co-fondatori del gruppo sono stati: Jim McGuinn – che nel 1966 ha adottato il nome di Roger McGuinn (chitarra Rickenbacker a 12 corde e voce) - il cantante e chitarrista David Crosby, Gene Clark (autore di molti brani, voce, chitarra, tamburello e percussioni, morto nel 1991), Chris Hillman (basso, chitarra, mandolino) e Michael Clarke (batteria, percussioni, deceduto nel 1992).

Nel 1991 sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame.[7] La rivista Rolling Stone li ha classificati al quarantacinquesimo posto tra i cinquanta migliori artisti rock di sempre.[8]

Storia

I primi anni

Il gruppo nacque originariamente come trio con il nome di "Jet Set" – con Jim McGuinn (che poi assumerà il nome di Roger), David Crosby e Gene Clark.

Le loro prime incisioni, poco più che nastri demo, avvennero nel 1964 negli World Pacific Studios, allora all'avanguardia, e molto del materiale registrato durante quelle session verrà pubblicato solo successivamente nell'album Pre-Flyte (Prima del volo, 1969).

Il successo con Mr. Tambourine Man e Turn! Turn! Turn!

Dopo lo sfolgorante successo ottenuto nel 1965 con il disco singolo Mr. Tambourine Man (versione in chiave rock di una canzone di Bob Dylan, per la quale vennero utilizzati dei session men), l'organico originale andò avanti nel suo ruolo di "risposta americana" al pop dei Beatles con il seguente album Turn! Turn! Turn! (la cui title track era una cover del celebre brano di Pete Seeger Turn! Turn! Turn!).

Durante la lavorazione di 5th Dimension Gene Clark, fino a quel momento il compositore più prolifico del gruppo, decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista.

Il "raga rock" e la musica psichedelica

Per loro furono coniate varie etichette: ad esempio, quella di ideatori del raga-rock, il "rock orientaleggiante", il cui suono era prodotto specialmente dalla chitarra modello Rickenbacker a dodici corde elettrificata suonata come fosse un sitar dal leader del gruppo Roger McGuinn.[9]. Sull'onda delle esperienze psichedeliche seguirono almeno tre dei loro album più noti: Fifth Dimension, Younger Than Yesterday e The Notorious Byrd Brothers[10].

Il country-rock

Sono stati tra i fondatori del country-rock, soprattutto con l'album Sweetheart of the Rodeo (con l'apporto di Gram Parsons entrato in formazione solo per quest'album) ed i due successivi Dr. Byrds & Mr. Hyde e Ballad of Easy Rider, ispirato alle vicende del film Easy Rider di Dennis Hopper.

Uno dei loro maggiori successi in questa chiave è stata la ballad, scritta da Pete Seeger, The Bells of Rhymney.

I favori di critica e pubblico

Il viaggio era iniziato, ma non si rivelerà per nulla confortevole: ad attenderli li aspetteranno vicissitudini esistenziali non sempre felici, affari di droga e guai con la giustizia; anche lutti.

Forti di notevoli qualità vocali (ogni membro del gruppo dava un proprio contributo in questo senso) basavano il loro suono sulla chitarra elettrica a dodici corde capace di coniugare le sonorità della tradizione folk americana con il sound allora imperante dei Beatles.

Si guadagnarono così in breve tempo simpatia da parte di critica e pubblico. Bob Dylan – ormai lanciato verso il successo – affidò loro diverse sue composizioni fra cui, oltre Mr. Tambourine Man, All I Really Want To Do, Chimes of Freedom, My Back Pages, solo per citarne alcune.

Lo smembramento del gruppo: una "band", mille rivoli

Supergruppi & Derivati

Questi i gruppi derivati dall'originale formazione dei Byrds. Talvolta si tratta di semplici duo o trio. La data si riferisce alla pubblicazione del primo disco[11]:

  • The Flying Burrito Brothers, 1968 (Gram Parsons, Chris Hillman, Chris Ethridge, Pete Kleinow, Jon Corneal, Eddie Hoh, Sam Goldstein e Popeye Philips)
  • Dillard & Clark, 1968 (Doug Dillard e Gene Clark)
  • Crosby, Stills, Nash & Young, 1969 (David Crosby, Stephen Stills, Graham Nash e Neil Young)
  • Manassas, 1972 (Stephen Stills, Chris Hillman, Paul Harris, Joe Lala, Dallas Taylor, Al Perkins e Fuzzy Samuels)
  • Souther, Hillman & Furay Band, 1974 (John David Souther, Chris Hillman, Richie Furay, Paul Harris, Al Perkins, Jim Gordon e Joe Lala)
  • Firefall, 1976 (Rick Roberts, Michael Clarke, Mark Andes, Larry Burnett, David Muse e Jock Bartley)
  • McGuinn & Thunderbyrd, 1976 (Roger McGuinn, James Q. Smith, Bruce Barlow, Lance Dickerson; poi, Rick Vito, Greg Thomas)
  • McGuinn, Clark & Hillman, 1977 (Roger McGuinn, Gene Clark e Chris Hillman)
  • Ever Call Ready, 1984 (Chris Hillman, Bernie Leadon, Al Perkins, David Mansfield e Jerry Scheff)
  • CRY, 1985 (Gene Clark, Patrick Gerald Robinson, John York)
  • The Desert Rose Band, 1987 (Chris Hillman, Herb Pedersen, Jay Dee Maness, John Jorgenson, Bill Bryson e Steve Duncan)
  • Gene Clark & Carla Olson, 1987
  • Chris Hillman & Herb Pedersen, 1996
  • CPR, 1998 (David Crosby, James Raymond e Jeff Pevar)
  • Rice, Rice, Hillman & Pedersen, 1999 (Chris Hillman, Herb Pedersen, Larry Rice e Tony Rice)

Successivamente sono subentrati nella line-up del gruppo: Gram Parsons (voce, chitarra e tastiere), Clarence White (chitarra solista, morto tragicamente, nel 1973, travolto da una ubriaca alla guida di un'auto in un parcheggio), Gene Parsons (voce, batteria e banjo, e nessuna parentela con Gram), Skip Battin (voce e basso, morto nel 2003).

La formazione originaria dei Byrds non ha avuto vita lunga, a differenza della fama che li avrebbe seguiti nel tempo – nella rispettiva produzione da solisti o in coppie ricomposte – fino alla metà degli anni novanta.

Dissapori e incomprensioni – specialmente tra Roger McGuinn e David Crosby (i due leader carismatici del gruppo – e la presunta paura di volare da parte di Gene Clark hanno fatto sì che i Byrds si smembrassero ben presto in più organici musicali, dando vita a gruppi differenti rispetto a quello iniziale (i più noti dei quali sono stati Flying Burrito Brothers, Crosby, Stills, Nash & Young e Dillard & Clark, duo nato dopo lo scioglimento della Doug Dillard Band), e Manassas di Stephen Stills).

Dopo essere rimasto per qualche tempo saldamente nelle mani di Roger McGuinn, il marchio Byrds è infine passato, dopo una lunga vertenza giudiziaria, nelle mani di Michael Clarke, uno dei co-fondatori, ed infine al trio McGuinn, Crosby & Hillman.

There is a Season e gli anni recenti

Nell'autunno del 2006 l'etichetta discografica Columbia Records ha pubblicato per la serie Legacy un box – dal titolo There is a Season (frase che compare in un verso della loro canzone Turn! Turn! Turn!, il cui testo è ispirato al libro dell'Ecclesiaste) - composto da quattro CD ed un DVD che racchiude l'intera loro storia musicale.

Nella collezione vengono ripercorse le tappe della loro carriera, dagli esordi nei primi anni sessanta – come Jet Set e poi come Beefeaters – fino alle reunion (solo estemporanee) degli anni ottanta, spesso avvenute tuttavia con formazioni rimaneggiate rispetto all'organico originale.

I brani inclusi nei CD sono novantanove e comprendono cinque inediti da esibizioni in concerto; costituiscono una documentazione esaustiva di ciò che la musica degli interpreti di Mr. Tambourine Man ha rappresentato nella storia del rock.

Nella primavera del 2008 la vicenda Byrds si è arricchita di un nuovo capitolo con il rinvenimento, in casa di Roger McGuinn, della registrazione del concerto che i Byrds, in una delle ultime formazioni storiche, tennero nel 1971 alla Royal Albert Hall di Londra. Sul palco, in quella circostanza, suonavano oltre a McGuinn i chitarristi Clarence White, Skip Battin e il batterista Gene Parsons. I nastri, riposti in uno scatolone e quindi dimenticati per anni, sono stati affidati da McGuinn a Bob Irwin dell'etichetta Sundazed per essere commercializzati su CD nel giugno dello stesso anno dopo un'adeguata opera di rimasterizzazione[12].

Stile musicale

Sotto il profilo tecnico, i Byrds si richiamano alla tradizione americana dei “gruppi vocalici” degli anni quaranta, tradizione rivisitata attraverso il richiamo alle strutture armoniche dei californiani Beach Boys[5] e all'ingegnosità melodica dei Beatles, gruppo quest'ultimo che a metà degli anni sessanta era la punta di diamante del fenomeno della British invasion.[2] In questa operazione furono aiutati dalle esperienze musicali di David Crosby e Gene Clark, precedentemente protagonisti della scena acustica folk pop.[6]

Le influenze che ne determinarono lo stile provengono anche dall'assunzione in chiave rock di Bob Dylan, ed è proprio una cover del cantautore, Mr Tambourine Man, a segnare la nascita del folk rock,[2] genere musicale che fu il tratto distintivo costante della formazione. Ma i Byrds seppero essere eclettici spaziando di volta in volta fra gli stili più vari: ripresero il bluegrass, il folk e il country tradizionali eseguendoli con l'ausilio di chitarre elettriche; recuperarono da Pete Seeger Turn! Turn! Turn! portando il motivo al trionfo; esplorarono in The Notorious Byrd Brothers una miscela di folk e sperimentazione elettronica, furono precursori dell'acid rock e con il brano Eight Miles High del rock psichedelico,[6] nel brano Mind Gardens si misurarono con il raga rock, percorsero impasti jazz e sonorità caraibiche in So You Want to Be a Rock 'n' Roll Star; e il loro Sweetheart of the Rodeo è considerato l'atto di nascita del genere country rock.[2] In questa ricerca molto ha giocato il ruolo di Roger McGuinn, chitarrista che con il suo strumento a dodici corde ha saputo muoversi con versatilità fra pop e folk, fra jazz e country fino all'acid rock.[5]

Formazioni

Le diverse formazioni dei Byrds
(1964-1966)
(1966-1967)
(1967)
(1967-1968)
(1968)
(1968)
(1968)
(1968-1969)
  • Roger McGuinn - chitarra, voce
  • Clarence White - chitarra, voce
  • John York - basso, voce
  • Gene Parsons - batteria
(1969-1972)
  • Roger McGuinn - chitarra, voce
  • Clarence White - chitarra, voce
  • Skip Battin - basso, voce
  • Gene Parsons - batteria, banjo e voce
(1972-1973)
  • Roger McGuinn - chitarra, voce
  • Clarence White - chitarra, voce
  • Skip Battin - basso, voce
  • John Guerin - batteria
(1973)

Cover e Tribute band

Rock'n'Roll Star / Tributo al Jingle-jangle sound
Uno dei gruppi tribute dei Byrds è quello degli ByrdBrain, formatisi a Portland, nell'Oregon. Il fondatore, Iain McLennon, suona una Rickenbacker a dodici corde 370RM griffata da McGuinn nel 1985 (per l'esattezza si tratta della novantottesima sulle mille prodotte di questo tipo di chitarra).

(da sinistra: il logo dei ByrdBrains che richiama da vicino quello degli originali Byrds; particolare della batteria con stampigliato il logo della band; particolare dell'esclusivo modello di chitarra Rickenbacker suonata da Iain McLennon, leader del gruppo)

I Byrds – che nel 1965 ottennero il loro contratto con la Columbia Records grazie alla raccomandazione del musicista jazz Miles Davis[13], allora una delle stelle della casa discografica – al pari di altri gruppi pop, hanno collezionato un discreto numero di cover band e tribute band, specialmente negli Stati Uniti.

Si segnalano qui gli The Wheezetones, gruppo di Lincoln, Nebraska, specializzato in medley di standard americani e particolarmente abile nel ricostruire le sonorità e le vocalità del repertorio del gruppo originario. Questo è stato possibile essenzialmente grazie all'uso di una strumentazione analoga, inclusa la fondamentale chitarra elettrica a dodici corde, usata dal gruppo originario[14].

Di rilievo anche l'operato dei ByrdBrains, complesso di Portland capace di riprodurre fedelmente – tanto nell'impasto sonoro delle chitarre Rickenbacker e Stratocaster quanto nel comparto vocale (con particolare riferimento al controcanto in falsetto) - le atmosfere tipiche del gruppo californiano, specialmente riguardo alla produzione discografica degli esordi.

Discografia essenziale

Album in studio

  • Mr. Tambourine Man – 1965
  • Turn! Turn! Turn! – 1965
  • Fifth Dimension – 1966
  • Younger Than Yesterday – 1967
  • The Notorious Byrd Brothers – 1968
  • Sweetheart of the Rodeo – 1968
  • Dr. Byrds & Mr. Hyde – 1969
  • Ballad of Easy Rider – 1969
  • (Untitled) – 1970
  • Byrdmaniax – 1971
  • Farther Along – 1971
  • Byrds – 1973

Live

  • Live at the Fillmore - February 1969 – 2000
  • Live at Royal Albert Hall 1971 – 2008

Raccolte

  • The Byrds' Greatest Hits – 1967
  • Preflyte – 1969
  • The Best of The Byrds: Greatest Hits, Volume II – 1971
  • History of the Byrds – 1973
  • Never Before - 1987
  • In the Beginning – 1988
  • There Is a season – Box set 2006

Note

  1. ^ a b (EN) The Byrds - Bio, Rolling Stone. URL consultato il 13 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2016).
  2. ^ a b c d e Piero Scaruffi, Byrds, The History of Rock Music. URL consultato il 13 settembre 2016.
  3. ^ https://www.theguardian.com/music/2014/sep/16/how-we-made-eight-miles-high-the-byrds
  4. ^ Copia archiviata, su rollingstone.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2018).
  5. ^ a b c Tommaso Franci, Byrds, Ondarock. URL consultato il 13 settembre 2016.
  6. ^ a b c (EN) Richie Unterberger, The Byrds - Artist Biography, Allmusic. URL consultato il 13 settembre 2016.
  7. ^ The Byrds: inducted in 1991 - The Rock and Roll Hall Of Fame and Museum, su rockhall.com.
  8. ^ Rolling Stone: The Immortals - the first fifty
  9. ^ McGuinn era così appassionato al suono del suo strumento – del quale era profondo conoscitore – che convinse la casa produttrice di questo tipo di chitarra a introdurre modifiche tecniche migliorative. La cosa fu talmente apprezzata che venne successivamente prodotta una serie limitata di Rickenbacker firmate col suo nome.
  10. ^ Gianluca Veltri, Gli sciamani elettrici nel giardino della mente, in Nazione Indiana, http://www.nazioneindiana.com/2007/12/03/gli-sciamani-elettrici-nel-giardino-della-mente/
  11. ^ Dettaglio
  12. ^ Fonte: Rockol.it
  13. ^ Fonte: Classicbands.com.
  14. ^ Video degli Wheezetones

Bibliografia

  • Johnny Rogan, Byrds: Requiem for the Timeless, Volume 1, Rogan House, 2011, ISBN 0-9529540-8-7.
  • Christopher Hjort, So You Want To Be A Rock 'n' Roll Star: The Byrds Day-By-Day (1965–1973), Jawbone Press, 2008, ISBN 1-906002-15-0.

Voci correlate

  • The Palace Guard
  • Raga-rock
  • Country-rock
  • Folk-rock
  • Rock and roll

Altri progetti

Collegamenti esterni

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