Banca dati musicale
Musicista
Hank Jones

nato il 31.7.1918 a Vicksburgh, MS, Stati Uniti d'America
morto il 16.5.2010 a New York City, NY, Stati Uniti d'America
Hank Jones
Henry “Hank” Jones (Vicksburg, 31 luglio 1918 – New York, 16 maggio 2010) è stato un pianista e compositore statunitense di musica jazz.
Il maggiore dei tre fratelli (gli altri due sono Thad ed Elvin), è apprezzato per la leggerezza del suono e l'eleganza del fraseggio, e oltre ad avere ricoperto il ruolo di leader con la propria formazione ha partecipato in qualità di sideman a incisioni storiche[1].
È considerato il fondatore della scuola pianistica di Detroit, che annovera fra i suoi membri Tommy Flanagan, Roland Hanna e Barry Harris[2].
Biografia
Da piccolo, Hank Jones si trasferì assieme alla famiglia dal nativo Mississippi al Michigan, stabilendosi a Pontiac, nell'area di Detroit. Lì, in età molto giovane, iniziò lo studio del pianoforte e sin dagli inizi subì l'influsso della musica di Fats Waller, Teddy Wilson, Earl Hines e Art Tatum. Sul palco già a tredici anni, ricevette dal sassofonista Lucky Thompson l'invito di andare a suonare all'Onyx Club di New York assieme a Oran “Hot Lips” Page[3].
Accettando l'esortazione di Thompson, nel 1944 Jones si spostò nella metropoli americana dove, oltre a lavorare con Page, fece la conoscenza professionale di Coleman Hawkins, Billy Eckstine e Andy Kirk, e dal 1947 iniziò le tournée accompagnando Ella Fitzgerald fino al 1953. Durante gli anni cinquanta registrò con i più importanti jazzisti dell'epoca: Benny Goodman, Artie Shaw, Milt Jackson, Charlie Parker, Cannonball Adderley, Herbie Mann, Donald Byrd, Kenny Clarke e Lester Young, solo per citarne alcuni, e divenne un rispettato e reclamato pianista in sala di incisione nel ruolo di sideman[4].
Negli anni sessanta costituì una sua formazione nella quale oltre a lui suonavano il batterista Osie Johnson, il chitarrista Barry Galbraight e il bassista Milt Hinton. Il quartetto fu uno dei gruppi più occupati durante il decennio; a volte capitava che si esibissero in tre spettacoli nello stesso giorno, e Jones trovò anche lo spazio per registrare assieme a suo fratello Elvin[4].
Verso la fine degli anni settanta e negli anni ottanta continuò la instancabile e fruttuosa attività negli studi di registrazione. Si esibì da solo o in duo con altri pianisti – fra i quali Tommy Flanagan e John Lewis – o con formazioni ristrette. La più rilevante di queste fu il Great Jazz Trio, assieme a due grandissimi nomi del jazz, Ron Carter e Tony Williams. Sempre in trio, Hank attraversò gli anni ottanta, accompagnato da Eddie Gomez e Al Foster – e successivamente da Jimmy Cobb che rilevò Foster – ma non mancò di suonare accanto a Benny Goodman, Nancy Williams e Art Farmer[3].
Negli anni ottanta occupò il posto di pianista al Cafe Ziegfeld di Manhattan e fu in Giappone in tournée accompagnato da Sonny Stitt e George Duvivier, continuando il lavoro in sala di incisione e guadagnando alcuni riconoscimenti, fra i quali nel 2009 il Lifetime Achievement Award[4], un anno prima della morte che lo ha colto in un ospizio del Bronx il 16 maggio 2010[5].
Discografia
|
|
Note
- ^ Carlo Boccadoro, Jazz!, Einaudi, Torino 2006, pag. 29.
- ^ Ian Carr, Digby Fairweather, Brian Priestley, Jazz - The Rough Guide 2nd ed., Rough Guide Ltd, London 2000, pag. 402.
- ^ a b (EN) Hank Jones, All About Jazz. URL consultato il 25 novembre 2012.
- ^ a b c d (EN) Ron Wynn, Hank Jones - Biography, Allmusic. URL consultato il 25 novembre 2012.
- ^ (EN) Peter Keepnews, Hank Jones, Versatile Jazz Pianist, Is Dead at 91, The New York Times. URL consultato il 25 novembre 2012.
Bibliografia
- Carlo Boccadoro, Jazz!, Einaudi, Torino 2006, ISBN 9788806179113
- (EN) Ian Carr, Digby Fairweather, Brian Priestley, Jazz - The Rough Guide 2nd ed., Rough Guide Ltd, London 2000, ISBN 9781858-285283
- Eric J. Hobsbawm, Storia sociale del jazz, Editori Riuniti, Roma 1982 (The Jazz Scene)
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hank Jones
Collegamenti esterni
- (EN) Hank Jones, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Hank Jones, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Hank Jones, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 2656489 · ISNI: (EN) 0000 0000 8182 8205 · LCCN: (EN) n81058273 · GND: (DE) 1344-19448 · BNF: (FR) cb138957259 (data) |
---|
Questo articolo si basa sull'articolo Hank Jones dell'enciclopedia liber Wikipedia ed è sottoposto a LICENZA GNU per documentazione libera.
In Wikipedia è disponibile una lista degli autori.