Serge Reggiani

Serge Reggiani

nato il 2.5.1922 a Sanna, Emilia-Romagna, Italia

morto il 23.7.2004 a Paris, Île-de-France, Francia

Serge Reggiani

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Serge Reggiani (Reggio nell'Emilia, 2 maggio 1922  Parigi, 23 luglio 2004) è stato un attore e cantante italiano.

Biografia

Nativo del popolare rione reggiano di Santa Croce[1], emigrò in Francia nel 1930 al seguito della famiglia per sfuggire al Fascismo, in quanto il padre, Ferruccio Reggiani, era un parrucchiere di idee antifasciste. I Reggiani si stabilirono inizialmente a Yvetot in Normandia e poi successivamente a Parigi nella zona di Faubourg Saint-Denis, dove il padre continuò a svolgere attività di parrucchiere che lo stesso Sergio praticò come apprendista.

Si dedicò giovanissimo al teatro, e nel 1937 si iscrisse al conservatorio delle arti drammatiche dove ottenne il primo premio, ma dopo aver ricoperto piccoli ruoli in teatro ed al cinema, e nel 1939, si iscrisse al Conservatorio nazionale darte drammatica dal quale otterrà due premi in dramma e commedia. Diede eccellenti prove del suo talento sia nel repertorio classico (Jean Racine e Lope de Vega) che in quello moderno (Armand Salacrou, Jean-Paul Sartre e Jean Cocteau). Nel 1942, avvenne l'esordio nel cinema, ma inizialmente interpretò ruoli secondari.

Durante la seconda guerra mondiale, con l'invasione nazista di Parigi, Reggiani fu costretto a fuggire dalla città per evitare il lavoro obbligatorio in Germania, e il servizio di leva nell'esercito italiano.

Nel 1948 ottenne la cittadinanza francese, tre anni dopo aver sposato l'attrice Janine Darcey, da cui avrà due figli. Negli anni successivi cominciò ad interpretare ruoli cinematografici più importanti come nei film Manon, ma soprattutto il Casco d'oro del 1952. Amico di Yves Montand e di Simone Signoret, conobbe a casa loro nel 1963, Jacques Canetti, uno scopritore di talenti delluniverso della musica, che gli propose di intraprendere la carriera di cantante. Da lì Reggiani iniziò la carriera come chansonnier, in cui spesso collaborò con la cantante Barbara.

Gli anni settanta furono gli anni in cui l'attore vide raggiungere l'apice del proprio successo sia nel cinema che nella musica. Nel 1973 incise un LP "Poètes" per la Polydor. Tra le sue canzoni di grande successo, vi sono Le Barbier de Belleville, Ma Libertè e Les Loups.

Lavorò pure per il cinema italiano con i film Manù il contrabbandiere, Bufere, ma soprattutto con Tutti a casa, diretto da Luigi Comencini e al fianco di Alberto Sordi, Il Gattopardo di Luchino Visconti e Il giorno della civetta di Damiano Damiani. Recitò anche per la televisione italiana, in sceneggiati come I Giacobini di Federico Zardi per la regia di Edmo Fenoglio.

Nel 1980, un evento tragico segnò personalmente e artisticamente Serge Reggiani: il suicidio del figlio Stéphane. Per ciò rallentò la sua carriera di cantante e di attore, e per un po' di tempo si ritirò in solitudine e si dedicò alla pittura, e negli anni successivi dovette curarsi dalla depressione e la dipendenza dall'alcool.

Nel 1985, gli venne conferito il titolo di Cavaliere della Legion d'onore dal Presidente della Repubblica francese.

Pubblicò un'autobiografia nel 1990 dal titolo La question se pose.

Nel 1997, dopo tantissimi anni tornò nella sua città natale, Reggio Emilia, per partecipare ad un concerto durante la Festa dell'Unità.

Nel 2002, riceve l'Ordine nazionale al merito dal presidente Jacques Chirac.

Nel 2004, muore a Parigi all'età di 82 anni per un arresto cardiaco. Lasciò la seconda moglie Annie Noël dalla quale aveva avuto tre figli. È sepolto al cimitero di Montparnasse insieme a suo figlio Stéphane e i suoi genitori. Il presidente Chirac, in occasione dei suoi funerali, lo definisce un "poeta dal cuore immenso"[2].

Molto amato dal pubblico francese, era soprannominato "L'Italien" per via delle sue origini italiane e il suo francese con accento italiano[3], e per questa sua condizione di italo-francese aveva scritto e cantato la canzone dal titolo L'italien, come tributo alla sua terra d'origine.

Filmografia

  • Il viaggiatore d'Ognissanti (Le voyageur de la toussaint), regia di Louis Daquin (1942)
  • Mentre Parigi dorme (Les portes de la nuit), regia di Marcel Carné (1946)
  • Manù il contrabbandiere, regia di Lucio De Caro (1947)
  • L'artiglio nero (Le mystère de la chambre jaune), regia di Henri Aisner (1948)
  • La corte dei miracoli (François Villon), regia di André Zwoboda (1948)
  • Manon (Manon), regia di Henri-Georges Clouzot (1948)
  • Ritorna la vita (Retour à la vie), regia di Georges Lampin, Henri-Georges Clouzot, Jean Gréville (1948)
  • Nel regno dei cieli (Au royaume des cieux), regia di Julien Duvivier (1949)
  • Gli amanti di Verona (Les amants de Vérone), regia di André Cayatte (1949)
  • Il piacere e l'amore (La ronde), regia di Max Ophüls (1950)
  • The Secret People di Thorold Dickinson (1952)
  • Casco d'oro (Casque d'or), regia di Jacques Becker (1952)
  • Camicie rosse, regia di Goffredo Alessandrini, Francesco Rosi (1952)
  • Il vendicatore folle (Le parfum de la dame en noir), regia di Louis Daquin, (1953)
  • Il mondo le condanna, regia di Gianni Franciolini (1953)
  • Bufere, regia di Guido Brignone (1953)
  • Atto d'amore (Act of love), regia di Anatole Litvak (1953)
  • Napoleone Bonaparte (Napoléon), regia di Sacha Guitry (1955)
  • Gli assassini vanno all'inferno (Les salauds vont en enfer), regia di Robert Hossein (1955)
  • La donna del giorno, regia di Francesco Maselli (1956)
  • Clandestina a Tahiti (Le passager clandestin), regia di Ralph Habib (1957)
  • I miserabili (Les misérables), regia di Jean-Paul Le Chanois (1958)
  • Marie Octobre (Marie Octobre), regia di Julien Duvivier (1959)
  • Scacco alla morte (Echec au porteur), regia di Gilles Grangier (1959)
  • Tutti a casa, regia di Luigi Comencini (1960)
  • Paris blues (Paris blues), regia di Martin Ritt (1961)
  • Lo spione (Le doulos), regia di Jean-Pierre Melville (1962)
  • La guerra continua, regia di Leopoldo Savona (1962)
  • Il Gattopardo, regia di Luchino Visconti (1963)
  • Marie Chantal contro il Dr. Kha (Marie Chantal contre Dr. Kha), regia di Claude Chabrol (1965)
  • La 25ª ora (La vingt-cinquième heure), regia di Henri Verneuil (1967)
  • I tre avventurieri (Les aventuriers), regia di Robert Enrico (1967)
  • I sette fratelli Cervi, regia di Gianni Puccini (1968)
  • Il giorno della civetta, regia di Damiano Damiani (1968)
  • L'armata degli eroi (L'armée des ombres), regia di Jean-Pierre Melville (1969)
  • Conto alla rovescia (Comptes à rebours), regia di Roger Pigaut (1971)
  • Il clan dei francesi (Les caïds), regia di Robert Enrico (1972)
  • 7 cervelli per un colpo perfetto, (Trois milliards sans ascenseur) regia di Roger Picaut (1972)
  • Non toccare la donna bianca, regia di Marco Ferreri (1974)
  • Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (Vincent, François, Paul et les autres), regia di Claude Sautet (1974)
  • Il gatto, il topo, la paura e l'amore (Le Chat et la souris), regia di Claude Lelouch (1975)
  • La fabbrica degli eroi (Le bon et les méchants), regia di Claude Lelouch (1976)
  • Vivere giovane (Violette et François), regia di Jacques Ruffio (1977)
  • La terrazza, regia di Ettore Scola (1980)
  • Il volo (O melissokomos), regia di Theo Angelopoulos (1986)
  • Rosso sangue (Mauvais sang), regia di Leos Carax (1986)
  • Ho affittato un killer (I Hired a Contract Killer), regia di Aki Kaurismäki (1990)
  • Ci sono dei giorni... e delle lune (Il y a des jours... et des lunes), regia di Claude Lelouch (1990)
  • El pianista, regia di Mario Gas (1998)

Collegamenti esterni

    Onorificenze

    Commendatore dell'Ordine nazionale al merito

    Note

    1. "Reggio piange il suo grande Serge Reggiani", Articolo de La Gazzetta di Reggio Emilia del 24 luglio 2004
    2. "Addio Reggiani, la Francia perde il suo <<Italien>>, Articolo del Corriere della Sera del 24 luglio 2004
    3. "Chirac e Raffarin ricordano Serge Reggiani" da repubblica.trovacinema.it del 23 luglio 2004

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