Diane Keaton

Diane Keaton

nata il 5.1.1946 a Los Angeles, CA, Stati Uniti d'America

Diane Keaton

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Diane Keaton nel 2007

Diane Keaton (Santa Ana, 5 gennaio 1946) è un'attrice, produttrice cinematografica e regista statunitense.

Cominciò la carriera a teatro, per poi debuttare al cinema nel 1970. Ottenne la sua prima parte di rilievo interpretando Kay Adams ne Il padrino (1972), ma fu il sodalizio artistico con Woody Allen a consacrarla definitivamente. La quarta pellicola in cui la Keaton e il regista statunitense collaborarono, Io e Annie, valse all'attrice il successo agli Oscar 1978 come miglior attrice.

In seguito si dedicò a lavori che le permisero di non essere più identificata dal pubblico solo ed esclusivamente come la protagonista dei film di Allen. Si affermò come esperta attrice drammatica recitando in In cerca di Mr. Goodbar del 1977 e si guadagnò altre due candidature agli Oscar per le interpretazioni in Reds e ne La stanza di Marvin. I film a cui la Keaton ha preso parte hanno guadagnato oltre 1.1 miliardi di dollari solo nell'America del Nord[1].

Biografia

Diane Hall nacque da Dorothy Keaton (1921-2008), casalinga e fotografa dilettante di famiglia metodista (credenza religiosa poi trasmessa alla figlia), e Jack Hall (1921-1990), irlando-americano cattolico, agente immobiliare e ingegnere civile[2]. Il primo impulso a diventare attrice giunse alla Hall dopo aver visto la madre vincere in un concorso locale per casalinghe denominato "Mrs. Los Angeles"; in particolare, fu la teatralità dell'evento a colpirla[3]. Altra sua grande ispirazione fu Katharine Hepburn, ammirata per le interpretazioni di donne forti e indipendenti[4].

Nel 1963 si diplomò alla Santa Ana High School. Negli anni al liceo si dilettò nel canto e interpretò vari ruoli negli spettacoli scolastici, tra cui quello della tormentata Blanche DuBois di Un tram che si chiama Desiderio. Frequentò poi il Santa Ana College e, successivamente, l'Orange Coast College in qualità di studentessa di recitazione, ma abbandonò dopo circa un anno gli impegni per perseguire una possibile carriera nel mondo dello spettacolo a Manhattan[5]. Dal momento dell'adesione alla Actors' Equity Association decise di adottare come cognome quello della madre da nubile, Keaton[6].

Per un breve periodo si prestò ad esibizioni canore in locali notturni[7], performance, queste, che sarebbero in seguito state rivisitate dalla Keaton in Io e Annie e in un cameo da Radio Days. Riprese gli studi di recitazione al Neighborhood Playhouse di New York. Inizialmente mise in pratica la cosiddetta tecnica Meisner, in cui l'interpretazione del singolo è strettamente collegata a quella degli altri componenti del cast corale. La Keaton parlò di come la sua tecnica recitativa «[sia] tanto buona quanto capace sia l'attore/attrice che ti trovi di fronte. Non vado per conto mio e creo il mio percorso individuale per realizzare una prova magnifica senza l'aiuto di nessuno.Io ho sempre bisogno del sostegno di tutti»[7].

Il regista e attore Warren Beatty, che ebbe modo di lavorare da co-protagonista con la Keaton in Reds, disse di lei: «Si avvicina al copione quasi come per un'opera teatrale in cui memorizza l'intera sceneggiatura già prima delle riprese; non conosco nessun altro attore che lavora così»[8]. Il debutto cinematografico avviene nel 1970 con Amanti ed altri estranei, tratto dall'omonima commedia di Renee Taylor (la Zia Assunta della sitcom La tata): in quell'occasione la notò Francis Ford Coppola, che le assegnò il suo ruolo forse più famoso, Kay Corleone nella saga de Il padrino.

L'incontro con Woody Allen

Dopo nove mesi di repliche, fece un'audizione per la commedia Provaci ancora, Sam di Woody Allen, e fu scritturata nonostante fosse ritenuta troppo alta rispetto ad Allen: la sua interpretazione le portò una nomination ai Tony Award e la parte nell'omonimo film sempre di Allen.

Il suo legame professionale con Allen si tramutò in una lunga relazione, e la Keaton recitò in sette film del regista: Il dormiglione (1973), Amore e guerra (1975), Io e Annie (1977), Interiors (1978), Manhattan (1979), Radio Days (1987), Misterioso omicidio a Manhattan (1993). Grazie a Io e Annie, che molti ritengono un'interpretazione quasi autobiografica della storia d'amore tra i due, la Keaton vinse sia il premio Oscar che il Golden Globe come "migliore attrice protagonista": il titolo originale del film (Annie Hall) riprende sia il vero cognome dell'attrice, sia il nomignolo con cui Allen amava chiamarla, appunto Annie.

Il modo di vestire e il carattere del personaggio riflettono sotto molti aspetti la vera Diane Keaton. Nel 2006 la rivista americana Premiere pose questo ruolo al 60mo posto nelle 100 migliori interpretazioni di tutti i tempi.

Continuazione

Nel 1978 Diane Keaton lascia Allen e inizia una relazione con Warren Beatty, con cui gira Reds nel 1981, che le frutta la seconda nomination all'Oscar della sua carriera come miglior attrice protagonista e il David di Donatello alla miglior attrice straniera: la relazione con Beatty termina con le riprese del film. Diane Keaton recita ancora con Woody Allen nel 1993 con il film Misterioso omicidio a Manhattan, interpretando il ruolo rifiutato da Mia Farrow in quanto fresca di separazione da Allen dopo lo scandalo suscitato dalla relazione di quest'ultimo con Soon-Yi Previn. La terza nomination all'Oscar come miglior attrice protagonista arriva nel 1997 con il film La stanza di Marvin.

Dopo Warren Beatty inizia una relazione con Al Pacino, che termina definitivamente in concomitanza con l'uscita del terzo film della saga de "Il Padrino", nel 1991. Diane Keaton ha anche provato la regia, dapprima in episodi televisivi, poi anche al cinema con Paradiso del 1987, Fiore selvaggio del 1991, Eroi di tutti i giorni del 1995, Mother's Helper (1999) e Avviso di chiamata (2000).

Nel 1996 fa parte dello spumeggiante terzetto di protagoniste (le altre erano Bette Midler e Goldie Hawn) dell'esilarante Il club delle prime mogli, mentre nel 2003 ottiene grande successo nel ruolo di una affascinante e dolce commediografa conquistata da un Jack Nicholson attempato playboy, nella squisita commedia Tutto può succedere - Something's Gotta Give per la quale si aggiudica la quarta candidatura all'Oscar sempre come miglior attrice protagonista. Diane Keaton non si è mai sposata, ma ha adottato due bambini, Dexter (nel 1996) e Duke (nel 2001).

Curiosità

  • Il compenso di Diane Keaton per Il padrino del 1972 fu di 35.000 dollari, per la terza parte del 1990 di 1.500.000.
  • In un'intervista, Woody Allen ha parlato di Diane Keaton come del "più grande amore della sua vita". Questa dichiarazione di Allen ha fatto scalpore: l'intervista era stata rilasciata dopo il discusso matrimonio di Allen con Soon-Yi Previn. Allen ha anche detto di lei: "Nella vita reale, Diane crede in Dio. Ma crede anche che la radio funzioni perché ci sono dentro delle piccole persone".
  • È soprannominata "The Glove One" per la sua fissa di indossare guanti (gloves in inglese).
  • Ama collezionare, oltre ai guanti, mobili Monterrey, porcellane californiane e dipinti che raffigurano clowns.
  • In molti suoi film ha recitato indossando propri vestiti, presi dal suo guardaroba personale, noto per la sua eccentricità.
  • È un'attivista contro la chirurgia plastica.
  • Tra il 1987 ed il 1988 ha anche debuttato come regista di videoclip; in entrambe le esperienze, si è trattato di brani della cantante californiana Belinda Carlisle, per cui diresse la celeberrima Heaven Is a Place on Earth, candidata ai grammy e n° 1 in diversi paesi del mondo e la successiva "I Get Weak", altrettanto lunghiero successo mondiale.
  • Scelse il cognome d'arte Keaton per tre ragioni: perché era il cognome da nubile di sua madre, perché negli albi degli attori era presente già un'altra Diane Hall e perché il suo primo agente la indusse, per avere successo, a fingere una parentela con l'attore Buster Keaton.
  • È membro di un'associazione per il recupero degli edifici storici.
  • Nel 1995 si è classificata 46ma nella classifica della rivista Empire sulle 100 attrici più sexy.
  • Ha diretto l'episodio "Schiavi e padroni" della serie televisiva Twin Peaks

Filmografia

  • Amanti ed altri estranei (Lovers and Other Strangers), regia di Cy Howard (1970)
  • Mistero in galleria (Night Gallery) - serie TV (1970)
  • Men of Crisis: The Harvey Wallinger Story, regia di Woody Allen - cortometraggio TV (1971)
  • Il padrino (The Godfather), regia di Francis Ford Coppola (1972)
  • Provaci ancora, Sam (Play It Again, Sam), regia di Herbert Ross (1972)
  • Il dormiglione (Sleeper), regia di Woody Allen (1973)
  • Il padrino - Parte II (The Godfather: Part II), regia di Francis Ford Coppola (1974)
  • Amore e guerra (Love and Death), regia di Woody Allen (1975)
  • Balordi & Co. Società per losche azioni capitale interamente rubato $ 1.000.000, regia di Mark Rydell (1976)
  • Sì, sì... per ora, regia di Norman Panama (1976)
  • Io e Annie (Annie Hall), regia di Woody Allen (1977)
  • In cerca di Mr. Goodbar, regia di Richard Brooks (1977)
  • Interiors, regia di Woody Allen (1978)
  • Manhattan, regia di Woody Allen (1979)
  • Reds, regia di Warren Beatty (1981)
  • Spara alla luna (Shoot the Moon), regia di Alan Parker (1982)
  • Fuga d'inverno, regia di Gillian Armstrong (1984)
  • La tamburina (The little drummer girl), regia di George Roy Hill (1984)
  • Crimini del cuore, regia di Bruce Beresford (1986)
  • Radio Days, regia di Woody Allen (1987) - cameo
  • Heaven, regia di Diane Keaton (1987)
  • Baby Boom, regia di Charles Shyer (1987)
  • Diritto d'amare (The Good Mother), regia di Leonard Nimoy (1987)
  • Il padrino - Parte III (The Godfather: Part III), regia di Francis Ford Coppola (1990)
  • The Lemon Sisters (1990)
  • Il padre della sposa (Father of the Bride), regia di Charles Shyer (1991)
  • Senti chi parla adesso! (Look Who's Talking Now!), regia di Tom Ropelewsky (1993) - Voce di Dalila
  • Misterioso omicidio a Manhattan (Manhattan Murder Mystery), regia di Woody Allen (1994)
  • Amelia Earhart - L'ultimo viaggio , regia di Yves Simoneau (1994)
  • Il padre della sposa 2 (Father of the Bride II), regia di Charles Shyer (1995)
  • Il club delle prime mogli (The First Wives Club), regia di Hugh Wilson (1996)
  • La stanza di Marvin (Marvin's Room), regia di Jerry Zaks (1996)
  • Northern Lights (Northern Lights), regia di Mike Robe (1997)
  • Amori sospesi (The Only Thrill), regia di Peter Masterson (1997)
  • Un amore speciale (The Other Sister), regia di Garry Marshall (1999)
  • Avviso di chiamata (Hanging up), regia di Diane Keaton (2000)
  • Amori in città... e tradimenti in campagna (Town and country), regia di Peter Chelsom (2001)
  • Tutto può succedere - Something's Gotta Give (Something's Gotta Give), regia di Nancy Meyers (2003)
  • Breaking Through (2003)
  • La neve nel cuore (The Family Stone), regia di Thomas Bezucha (2005)
  • Arrenditi Dorothy (Surrender Dorothy), regia di Charles McDougall (2006)
  • Perché te lo dice mamma (Because I Said So), regia di Michael Lehmann (2007)
  • Mama's Boy (2007)
  • 3 donne al verde (Mad Money), regia di Callie Khouri (2008)
  • Mamma ho perso il lavoro (Smother) (2008)
  • Il buongiorno del mattino (Morning Glory), regia di Roger Michell (2010)
  • Tilda (2011) - film TV
  • Darling Companion, regia di Lawrence Kasdan (2012)
  • The Big Wedding, regia di Justin Zackham (2013)

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Diane Keaton è stata doppiata da:

  • Melina Martello in Balordi & Co. - Società per losche azioni capitale interamente rubato $ 1.000.000, Crimini del cuore, Misterioso omicidio a Manhattan, Il club delle prime mogli, Northern Lights, Un amore speciale, Amori in città... e tradimenti in campagna, Tutto può succedere - Something's Gotta Give, La neve nel cuore, Perché te lo dice mamma, 3 donne al verde, Il buongiorno del mattino
  • Livia Giampalmo ne Il dormiglione, Amore e guerra, Io e Annie, In cerca di Mr. Goodbar, Manhattan, Reds
  • Vittoria Febbi ne Il padrino, Il padrino - Parte II, Il padrino - Parte III, La stanza di Marvin
  • Fabrizia Castagnoli ne Il padre della sposa, Il padre della sposa 2, Mamma ho perso il lavoro
  • Roberta Pellini ne Il padrino, Il padrino - Parte II (ridoppiaggio)
  • Lorenza Biella in Breaking Through
  • Isabella Pasanisi in Avviso di chiamata
  • Angiolina Quinterno in Provaci ancora, Sam
  • Daniela Nobili in La tamburina
  • Manuela Andrei in Baby Boom
  • Maria Pia Di Meo in Diritto d'amare
  • Anna Rita Pasanisi in Darling Companion

Da doppiatrice è sostituita da:

  • Monica Vitti in Senti chi parla adesso

Premi e candidature

  • Premio Oscar
    • 1978 - Oscar alla miglior attrice per Io e Annie
    • 1982 - Candidata all'Oscar alla miglior attrice per Reds
    • 1997 - Candidata all'Oscar alla miglior attrice per La stanza di Marvin
    • 2004 - Candidata all'Oscar alla miglior attrice per Tutto può succedere - Something's Gotta Give

Note

  1. Diane Keaton (in en). The-Numbers.com. URL consultato il 24 luglio 2011 .
  2. Diane Keaton Biography (1946-) (in en). FilmReference.com. URL consultato il 25 luglio 2011 .
  3. "Diane Keaton interview", Fresh Air, WHYY-FM. URL consultato il 25 luglio 2011. (in en)
  4. Nancy Griffin (marzo 2004). American Original . More  (in inglese).
  5. Diane Keaton: A Nervous Wreck on the Verge of a Breakthrough (in en). 1974. URL consultato il 26 luglio 2011 .
  6. Dominic Dunne (febbraio 1985). Hide and Seek with Diane Keaton . Vanity Fair  (in inglese).
  7. 7,0 7,1 Terry Keefe (gennaio 2004). Falling in love against with Diane Keaton . Venice Magazine  (in inglese). URL consultato il 26 luglio 2011.
  8. Rebecca Murray. Jack Nicholson Falls Hard for the Romantic Comedy, "Something's Gotta Give" (in en). About.com, dicembre 2003. URL consultato il 28 luglio 2011 .

Bibliografia

  • Irene Bignardi. Il declino dell'impero americano. 50 registi e 101 film . Feltrinelli editore, 1996. 131133 ISBN 978-88-07-81389-4
  • Eric Lax. Woody Allen: A Biography. (in inglese) Da Capo Press, dicembre 2000. ISBN 0-306-80985-0
  • Deborah C. Mitchell. Diane Keaton: Artist and Icon . (in inglese) McFarland & Company, luglio 2001. ISBN 978-0-7864-1082-8
  • Jonathan Moor. Diane Keaton: the story fo the real Annie Hall. (in inglese) Robson Books, 26 marzo 1992. ISBN 978-0-86051-794-8
  • Dakota Stevens. An Unofficial Look at Diane Keaton Including Her Filmography, Her Personal Life, and More. (in inglese) Webster's Digital Services, 27 gennaio 2011. ISBN 978-1-241-00087-5

Altri progetti

Collegamenti esterni

Questa pagina è stata modificata l'ultima volta il 08.04.2014 12:15:23

Questo articolo si basa sull'articolo Diane Keaton dell'enciclopedia liber Wikipedia ed è sottoposto a LICENZA GNU per documentazione libera.
In Wikipedia è disponibile una lista degli autori.