Banca dati musicale

Musicista

Cannonball Adderley

Cannonball Adderley

nato il 15.9.1928 a Tampa, FL, Stati Uniti d'America

morto il 8.8.1975 a Gary, IN, Stati Uniti d'America

Alias Julian "Cannonball" Adderley

Julian Cannonball Adderley

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Julian Edwin "Cannonball" Adderley (Tampa, 15 settembre 1928 – Gary, 8 agosto 1975) è stato un sassofonista (contraltista) jazz statunitense. Il nomignolo Cannonball (palla di cannone) è una versione storpiata del soprannome infantile cannibal (cannibale), che avevano affibbiato ad Adderley a causa della sua mole e del suo appetito. Uno dei fondatori dei Rolling Stones, Brian Jones, chiamò suo figlio Julian in onore di Cannonball.

Cannonball aderì alla società universitaria Alpha Phi Alpha la prima a rivolgersi agli studenti afroamericani. In una storia breve a fumetti dell'eroina western Djustine (creata da Enrico Teodorani, grande appassionato di jazz) appare un pistolero chiamato Cannoball Adderley.

Biografia

Cannonball si trasferì a Tallahassee allorché i suoi genitori ottennero posti da insegnanti presso l'Università Agricola e Meccanica della Florida che vi ha sede.[1] Sia Cannonball che il fratello Nat suonarono con Ray Charles quando questi viveva a Tallahassee nei primi anni quaranta.[2] Adderley si trasferì a Broward County, sempre in Florida, nel 1948 dopo aver terminato i suoi studi di musica a Tallahassee e divenne direttore di una band alla Dillard High School a Fort Lauderdale, posizione che tenne fino al 1950.[3]

Prima di trasferirsi a New York, nel 1955, Adderley fu insegnante di musica al liceo ed era già una celebrità in Florida. Il Cannonball Adderley Quintet composto con Julian al contralto ed il fratello Nat alla tromba, non ebbe, almeno inizialmente, molta fortuna.

Nel 1957 Cannonball si unì al gruppo di Miles Davis, più o meno nel periodo in cui John Coltrane, licenziato da Davis per problemi di droga, lo aveva lasciato e si esibiva con Thelonious Monk. Nelle parole di Davis: "Il suo modo di suonare aveva uno spirito particolare. Non era facile da definire, ma era presente in tutte le sue esibizioni, sera dopo sera.". Nel 1958, Coltrane ritornò e il quintetto divenne un sestetto.

Julian univa al suono del gruppo una componente marcatamente meridionale e blues abbastanza diversa dal sound bop di molti altosassofonisti di un'epoca ancora dominata dall'influenza di Charlie Parker.

Dopo alcuni problemi di adattamento musicale all'inizio ("Cannonball capiva il blues e quando noi suonavamo il blues non ci si ritrovava e questo lo faceva incazzare. Avevamo cambiato tante di quelle cose in quelle dodici battute." - Miles Davis, L'Autobiografia con Quincy Troupe) Cannonball divenne parte integrante di quello che era a tutti gli effetti il "supergruppo" jazz dell'epoca. Con il sestetto, Julian partecipò a due fondamentali incisioni: Milestones e Kind of Blue. Il suo assolo su So What rappresenta un classico ed una pietra miliare del genere.

Tornato alla carriera come bandleader, Cannonball riformò (con miglior fortuna) il suo quintetto, che presto sarebbe divenuto un sestetto.

Le sue formazioni di quegli anni contavano musicisti del calibro dei pianisti Bobby Timmons (autore dei classici This Here, Dat There e - con i Jazz Messengers di Art Blakey - di Moanin'), Victor Feldman e Joe Zawinul (futuro Davisiano e fondatore dei Weather Report), il bassista Sam Jones, il batterista Louis Hayes e i sassofonisti Charles Lloyd e Yusef Lateef. Il gruppo acquisì una buona notorietà verso la fine degli anni '60 anche per essere riuscito a farsi conoscere dal pubblico non specialistico della musica pop, senza tuttavia fare concessioni artistiche. I suoi maggiori successi dell'epoca comprendono Work Song - uno standard del fratello Nat, Jive Samba, This here (di Timmons) e Mercy, Mercy Mercy di Zawinul. Julian era anche un compositore e i suoi brani - molti dei quali assurti al ruolo di standard - sono caratterizzati da tempi veloci e da melodie gradevoli e cantabili, spesso con forti accenti blues.

Conversatore piacevole e informato, Cannonball amava intrattenere il suo pubblico dei locali e anche televisivo, sul jazz e la sua storia, cosa in cui era aiutato dal suo passato d'insegnante.

Dopo questo periodo, la musica di Julian cominciò ad essere influenzata dal movimento fusion, lanciato da Miles Davis con l'album Bitches Brew. L'influenza di John Coltrane e di Wayne Shorter si fa sentire in album come The Price You Got to Pay to Be Free dove suona il sax soprano. All'inizio degli anni settanta, Joe Zawinul lasciò il gruppo e fu rimpiazzato da George Duke.

Julian Cannonball Adderley morì d'infarto nel 1975 ed è sepolto in Florida a Tallahassee, nel South Side Cemetery. Il brano dei Weather Report Cannon Ball - dall'album Black Market - è una composizione dedicata da Zawinul al suo vecchio capo orchestra.

Citazioni

(EN)

« He’s the most underrated musician of the century. Hardly anybody talks about Cannonball, but he was a giant. He was his own guy. He didn’t play like Charlie Parker. He played like no-one else. »

(IT)

« È il musicista più sottovalutato del secolo. Difficilmente qualcuno parla di Cannonball, ma era un colosso. Era un tipo a sé. Non ha suonato come Charlie Parker. Ha suonato come nessun altro. »

(Joe Zawinul, 1997[4])

Discografia parziale

Come leader

  • 1955 - Presenting Cannonball Adderley (Savoy Records)
  • 1955 - Julian "Cannonball" Adderley (EmArcy Records)
  • 1955 - Julian Cannonball Adderley and Strings (EmArcy Records)
  • 1956 - In the Land of Hi-Fi (EmArcy Records)
  • 1957 - Sophisticated Swing (EmArcy Records)
  • 1957 - Cannonball Enroute (Mercury Records)
  • 1958 - Cannonball's Sharpshooters (Mercury Records)
  • 1958 - Somethin' Else (Blue Note Records)
  • 1958 - Portrait of Cannonball (Riverside Records)
  • 1958 - Jump for Joy (EmArcy Records)
  • 1958 - Things Are Getting Better (Riverside Records)
  • 1959 - Blue Spring (Riverside Records)
  • 1959 - Cannonball Adderley Quintet in Chicago (Mercury Records)
  • 1959 - Cannonball Takes Charge (Riverside Records)
  • 1959 - The Cannonball Adderley Quintet in San Francisco (Riverside Rec.)
  • 1960 - Them Dirty Blues (Riverside Records)
  • 1960 - Cannonball Adderley and the Poll Winners (Riverside Records)
  • 1960 - At the Lighthouse (Riverside Records)
  • 1961 - Know What I Mean? (Riverside Records)
  • 1961 - African Waltz (Riverside Records)
  • 1961 - Plus (Riverside Records)
  • 1962 - The Cannonball Adderley Sextet in New York (Riverside Records)
  • 1962 - Cannonball in Europe! (Riverside Records)
  • 1962 - Nancy Wilson/Cannonball Adderley (Capitol Records)
  • 1962 - Jazz Workshop Revisited (Riverside Records)
  • 1962 - Cannonball's Bossa Nova (Riverside Records)
  • 1963 - Autumn Leaves (Riverside Records)
  • 1963 - Nippon Soul (Riverside Records)
  • 1964 - Cannonball Adderley Live! (Capitol Records)
  • 1964 - Live Session! (Capitol Records)
  • 1964 - Cannonball Adderley's Fiddler on the Roof (Capitol Records)
  • 1965 - Domination (Capitol Records)
  • 1966 - Money in the Pocket (Capitol Records)
  • 1966 - Great Love Themes (Capitol Records)
  • 1966 - Mercy, Mercy, Mercy! Live at the Club (Capitol Records)
  • 1966 - Cannonball in Japan (Capitol Records)
  • 1967 - 74 Miles Away-Walk Tall (Capitol Records)
  • 1967 - Why Am I Treated So Bad! (Capitol Records)
  • 1967 - Radio Nights (Hyena Records)
  • 1968 - In Person (Capitol Records)
  • 1968 - Accent on Africa (Capitol Records)
  • 1969 - Country Preacher (Capitol Records)
  • 1969 - Legends Live: Cannonball Adderley Quintet (Jazzhaus Records)
  • 1970 - The Cannonball Adderley Quintet & Orchestra (Capitol Records)
  • 1970 - Love, Sex, and the Zodiac (Capitol Records)
  • 1970 - The Price You Got to Pay to Be Free (Capitol Records)
  • 1970 - The Happy People (Capitol Records)
  • 1970 - The Black Messiah (Capitol Records)
  • 1972 - Music You All (Capitol Records)
  • 1973 - Inside Straight (Fantasy Records)
  • 1974 - Pyramid (Milestone Records)
  • 1975 - Phenix (Milestone Records)
  • 1975 - Lovers (Milestone Records)
  • 1975 - Big Man: The Legend of John Henry (Milestone Records)

Con Miles Davis

  • Milestones (Miles Davis) (1958)
  • Newport '58 (1958)
  • Jazz at the Plaza (1958)
  • Porgy and Bess (1958)
  • Kind of Blue (1959)

Note

  1. ^ (EN) Adderley, Nat (Nathaniel), su Encyclopedia of Jazz Musicians, Jazz.com. URL consultato il 13 dicembre 2012.
  2. ^ (EN) Michael Lydon, Ray Charles: Man and Music, Routledge (1996); updated edition, January 22, 2004, ISBN 0-415-97043-1
  3. ^ (EN) The Cannonball Adderley Biography, su Cannonball-adderley.com. URL consultato il 21 luglio 2017.
  4. ^ «Joe Zawinul. Man of the people», innerviews.org, 30. August und 18. September 1997, Intervista a Joe Zawinuls

Altri progetti

Collegamenti esterni

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